Da «A l’biv ghe pènse mé» a...

10 frasi bergamasche sulla grigliata

10 frasi bergamasche sulla grigliata
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Abbondano tra i nostri concittadini gli esperti della carbonella, i maestri della cottura, gli artisti del barbecue che da noi, più modestamente, è la grigliata. Al primo sentore di primavera, si rispolverano gli attrezzi del mestiere e si improvvisano ritrovi di amici e parenti su spazi più o meno adatti, dal minuscolo balcone all’immenso giardino. Una cucina all’aperto gustosa e semplice, che però non è sempre così semplice da organizzare. Ecco perché.

 

1) A l’biv ghe pènse mé

Una frase che apparentemente non è particolarmente impegnativa, ma che in realtà causa notevoli ansie da prestazione. Per cui di solito il vino scorre a ettolitri. [Trad. Alle bevande ci penso io]

 

 

2) L’öltima ólta m’à ansàt metà ròba

Attenzione, quello che non viene consumato al momento viene portato a casa, perché secondo la nostra regola non scritta non si butta via niente. Al limite a l’sarà contét ol cà, sarà contento il cane. [Trad. L'ultima volta abbiamo avanzato metà roba]

 

 

3) Mè pórtass inàcc co la brasca

I metodi moderni di combustione non convincono i tradizionalisti, che prediligono il lento prodursi della brace da legna secca raccolta nei boschi. Il gusto, assicurano, è tutt’altra cosa. [Trad. Bisogna portarsi avanti con la brace]

 

 

4) I codeghì mè fài piàns

Non si tratta di maltrattare i poveri insaccati, ma di farne lentamente sgocciolare il grasso per esaltarne il sapore e ridurne la dannosità. Ovviamente non bisogna esagerare, pena il trovarsi in bocca un pezzo di carbone. [Trad. I cotechini bisogna farli piangere]

 

 

5) A m’böta sö pò a ü pér de erdüre

Ultimamente non sono pochi i seguaci di diete che non prevedono carne, persino da noi. Quindi tra cotechini, salamelle, costine e braciole trovano posto anche zucchine, peperoni e melanzane. [Trad. Ci mettiamo anche un paio di verdure]

 

 

6) La carne la töe del mé bechér

Il macellaio è un po’ come il medico di fiducia, ci conosce bene e sa indicarci i tagli più pregiati, le salamelle più gustose, le costine con più carne e meno osso. Altro che supermercato. [Trad. La carne la prendo dal mio macellaio]

 

 

7) I piö bune i è i cröste de formài

Il nostro sconfinato amore per i formaggi e la predisposizione a sfruttare fino in fondo le risorse alimentari ci spingono a questa variante gastronomica, dove il grana trova l’ultima, intensa sublimazione. [Trad. Le più buone sono le croste di formaggio]

 

 

8) Ghe stó dré mé al föch

Solo i più maturi e con esperienza di fuochista comprovata possono ambire al ruolo di maestro delle cerimonie. Assistito premurosamente da alcuni assistenti, non lascia mai la griglia, e la bottiglia che lo difende dalla disidratazione. [Trad. Mi occupo io del fuoco]

 

 

9) Gh’ó de portà cossè?

Non siamo particolarmente prodighi, ma in casi come questi mai fàs ardà dré, è proibito prestare il fianco ad accuse di avarizia. Così mettiamo le mani avanti, e portiamo il triplo di quello che servirebbe. [Trad. Cosa devo portare?]

 

 

10) Se l’piöv me l’fà ‘n del garàs

I veri appassionati non rinunciano alla grigliata per niente al mondo, e utilizzano così anche locali scarsamente adatti all’uopo. Anche se li risanamento poi si protrae per giorni. [Trad. Se piove la facciamo in garage]

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