Il quadrilatero del divertimento in questa estate a Bergamo/1

Ogni anno tocca ripetersi. Tra eventi, locali ed estivi, infatti, l’offerta dell’intrattenimento cittadino è di quelle importanti. Qualcosa, però, quest’anno è effettivamente cambiato, e cioè la “geolocalizzazione” del divertimento. La chiusura serale della Trucca, infatti, è stata sopperita dall’apertura, un po’ a sorpresa, del Fabric, il nuovo locale in stile industriale negli spazi dismessi della ex Reggiani. E lì, a qualche centinaio di metri, c’è pure il Goisis, l’estivo per il secondo anno firmato Nutopia-Tassino e che ha saputo imporsi sia per la bella location che per l’offerta. Spostandoci da Monterosso a Redona, troviamo poi un evergreen, l’Edoné, che con la sua programmazione non sbaglia un colpo. Infine, se siete dei cittadini duri e puri, avete sempre Borgo Santa Caterina, con i suoi locali e le sue notti bianche. Un quadrilatero del divertimento nato un po’ per caso, ma che merita di essere raccontato.
1) Fabric: tre ragazzi, un sogno e la rinascita dell'ex Reggiani
Va bene le quasi settemila persone del 15 giugno, serata inaugurale; e ok pure le altre seimila circa tra sabato e domenica, per un totale di oltre tredicimila persone nel primo weekend; ma la vera domanda è: come sono riusciti Paolo Morandi, Marco Dapoto e Nicolò Sartoris (81 anni in tre) a convincere la famiglia Inghirami, proprietaria della ex Reggiani, a concedergli l’occasione di tentare un’avventura tanto folle quanto bella come il Fabric, il nuovo spazio dell’intrattenimento estivo situato proprio nel cuore dell’enorme ex polo industriale? «Sinceramente? Non ne abbiamo idea – risponde ridendo Morandi –. Forse è stato il nostro entusiasmo a convincerli. Perché, al di là del progetto, siamo tre ragazzi che quando hanno visto questo posto hanno saputo dire soltanto: “Porca vacca, qui ci si potrebbe fare un sacco di roba bella”».
Alle 16 il Fabric è ancora chiuso, ma è un via vai continuo di gente. Ragazzi, per la precisione. A occhio e croce, il più “vecchio” non ha più di 35 anni. Dopo il successo iniziale, il difficile viene adesso. Tocca confermarsi. «Stiamo lavorando tanto e dormendo poco – racconta Dapoto mentre passeggia per gli oltre tremila metri quadrati di spazio del Fabric –. L’inaugurazione è andata ogni nostra più rosea aspettativa. Siamo stati presi d’assalto». E qualche piccolo problema, soprattutto per i lunghi tempi di attesa della cucina, ci sono stati… «Siamo veramente dispiaciuti», spiega Morandi. Che aggiunge, però, come siano già corsi ai ripari: «Abbiamo aggiunto allo staff tre pizzaioli e, soprattutto, un capo chef, una persona con tanta esperienza nel settore che coordinerà la cucina. Stiamo prendendo le misure».

Ex Reggiani Fabric Bergamo



Del resto, il Fabric è nato in nemmeno due mesi. Pochissimo tempo se si valuta la grandezza del progetto. La mente, e lo ammettono anche Morandi e Dapoto, è il terzo membro della brigata, Sartoris. Più giovane (25 anni contro i 28 degli altri due), è anche il «bipolare creativo» del gruppo, come lo definisce scherzando Morandi. Da tempo aveva il pallino della Reggiani, la voglia di ridare alla città uno spazio così grande e pieno di storia. È lui che ha preso i contatti con il curatore e che ha tessuto la tela per fare in modo che il Fabric diventasse realtà. «Tra una cosa e l’altra – aggiunge Morandi –, alla fine il “locale” lo abbiamo messo in piedi in due settimane circa. Ma ce l’abbiamo fatta».
Merito anche di chi, insieme a loro, ha scommesso sul progetto, finanziandolo. «Dobbiamo ringraziare tantissima gente che ha avuto fiducia in noi e ha accettato di vivere questa avventura. Sia grandi marchi come...»