«Facciamo due gol e poi passiamo» Gasp carico. E conferma Berisha

Sereno ma deciso, pronto alla sfida con il Sarajevo e consapevole che l’Atalanta ha tutto quello che serve per passare il turno senza grandi paure. Gian Piero Gasperini, alla vigilia della sfida contro la seconda squadra della capitale bosniaca, non usa mezzi termini e va dritto al sodo: dobbiamo vincere.
Mister, siamo solo ad agosto ma c’è già un esame importante.
«Siamo di fronte a un esame di riparazione, ad agosto invece che a settembre come di solito accade per gli scolari. I ragazzi stanno facendo bene, si stanno allenando forte e vedo un lavoro quotidiano molto buono: se guardo le cose pensando al medio periodo sono assolutamente sereno, mentre nell’immediato il nostro pensiero dev’essere quello di fare gol e vincere».
È più importante segnare almeno due gol o vincere?
«Il nostro primo obiettivo è fare gol, con una doppia marcatura saremmo nella situazione migliore. Poi basta pure vincere per 1-0 o 2-1, anche se è chiaro che riuscendo a realizzare due reti tutto sarebbe molto diverso. Non dimentichiamo che il Sarajevo ha comunque delle capacità in fase realizzativa, si sono presentati dalle nostre parti in tre occasioni e ci hanno infilato due volte. Serve attenzione, non dobbiamo ripetere certi errori e giocare la nostra partita».
Si crea molto ma si segna ancora poco...
«Stiamo dimostrando di non avere ancora grandi capacità realizzative. Soprattutto in questo periodo, per tanti piccoli motivi legati alla condizione atletica e a una lucidità che ancora non può essere delle migliori, segniamo meno rispetto a quanto produciamo e arriviamo al gol anche con i calci piazzati e grazie ai difensori. Siamo comunque fiduciosi, abbiamo la qualità per farcela e servirà essere più precisi e cinici: dobbiamo fare almeno due gol».
Come valuta il 2-2 dell’andata?
«Il risultato è stato compromesso dai due gol subiti, abbiamo fatto degli errori e loro li hanno sfruttati. Dobbiamo alzare il nostro livello e rispetto a quelle che ci hanno preceduto c’erano venti gol di differenza: dobbiamo lavorare per ridurre questo gap senza perdere equilibrio e la solidità difensiva. Se riusciamo anche nelle giornate meno brillanti a fare qualcosa di buono, ne godremo tutti».
Come stanno i giocatori?
«Abbiamo un’ottima condizione atletica, siamo calati meno rispetto a quanto si potesse pensare: i gol sono stati presi per errori personali e non perché non stavamo bene. Credo che si vada sempre meglio, in questo momento non vedo grandi ritmi ma penso che ci serva un po’ più di precisione e di cinismo. Abbiamo concetti chiari, il gioco e la nostra identità sono ormai consolidati e serve solo un po’ più di precisione».
Foto Facebook Atalanta
Chi rientra?
«Recuperiamo Freuler e Palomino, Zapata migliora e quindi abbiamo soluzioni in più. Remo è da maggio che non gioca, Zapata l’ultima gara da 90' minuti l’ha fatta a marzo e quindi sono cinque mesi che non gioca per intero una sfida. Il rebus è sempre se farli giocare subito o più avanti, vedremo in campo come comportarci, ma intanto è fondamentale averli a disposizione. Tutti hanno una settimana di lavoro in più e recuperiamo il Papu. Ilicic ancora non ci sarà e il suo problema va gestito con cautela: è un problema batterico e non virale, adesso è sotto antibiotico specifico quindi bisogna solo aspettare».
Pasalic non è in lista ma stuzzica un po’ tutti: a che punto è?
«Pasalic è arrivato con una buona base aerobica dal punto di vista atletico, forse è anche un pizzico più avanti di Freuler e se passiamo il turno può essere un’arma importante a disposizione. Pensando al campionato è certamente da considerare pronto, ha caratteristiche interessanti anche perché il fisico non gli manca e poi gioca bene con tutti e due i piedi. La tecnica è di livello, va visto negli inserimenti e quindi serve tempo, però mi stuzzica molto. Ha giocato in tante squadre ma nessuno lo ha mai riscattato, magari non è ancora da top e speriamo di riuscire noi a farlo esplodere definitivamente».
Dal punto di vista ambientale, cosa si aspetta?
«Dovesse far caldo avremmo tutti lo stesso problema, non dobbiamo farci condizionare dall’ambiente e stare concentrati su quello che dobbiamo fare e cercare di far pesare quello che sappiamo fare. Ci dobbiamo muovere in modo organizzato, ci sono situazioni che possono creare problemi e quindi dobbiamo lavorare in quel senso. Stiamo attenti alle loro ripartenze, magari in casa saranno un po’ più coraggiosi e quindi potremmo avere spazi dove inserirci meglio. Dobbiamo vincere la partita nei 90' minuti, cerchiamo di fare il nostro gioco senza perdere tempo e con grande attenzione».
Capitolo portiere: pensa di cambiare?
«È un problema che non esiste, non ritengo Berisha colpevole in occasione dei due gol presi: abbiamo commesso degli errori ma lui è quello che ha sbagliato forse meno di tutti. Giocherà ancora lui dal primo minuto».