Emozioni e qualche lacrima L'abbraccio dei 700 a Zingonia

Emozioni e qualche lacrima L'abbraccio dei 700 a Zingonia
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È successo ancora. Già da venerdì girava voce che qualcosa sarebbe stato fatto, ma nessuno poteva pensare a una roba simile. Intensa, commossa, sentita e condivisa da tutti con grandissimo trasporto e una voglia di passare oltre che è tipica dell’Atalanta e della sua gente. Dopo la conferenza stampa delle 13.30, mister Gasperini e i suoi ragazzi si sono preparati per la rifinitura del pomeriggio sul campo centrale di Zingonia ma prima di iniziare il lavoro è andato in scena un grande abbraccio collettivo con i tifosi.

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L’appuntamento era per le 15 al Centro Bortolotti, mentre per le 15.30 sarebbe dovuto iniziare un momento breve ma intenso in cui caricare la squadra in vista della stagione. Non è una novità, gli ultras ogni volta che parte una nuova annata calcistica fanno sentire la loro vicinanza ai ragazzi che hanno l’onore di giocare a pallone in giro per l’Italia e per l’Europa con i colori nerazzurri addosso. Le ultime vicende, tuttavia, hanno reso questo appuntamento molto particolare e il tam-tam che si è scatenato via sms e WhatsApp ha fatto aumentare considerevolmente il numero dei presenti. Chi c’era racconta di almeno seicento, settecento presenze; alle 15 passate il viale che scorre davanti all’ingresso del centro di allenamento nerazzurro era pieno zeppo di gente e la risposta del popolo nerazzurro è stata ancora una volta enorme. I tifosi sono stati fatti entrare nella tribuna di uno dei campi sintetici esterni e la squadra è arrivata poco dopo tra applausi e i cori che hanno squarciato il silenzio di un tranquillo sabato pomeriggio zingoniano.

 

 

Quello che è stato detto è giusto che resti in quei pochi metri che separavano l’Atalanta dalla sua gente. I tifosi hanno inondato i giocatori d’affetto e di sostegno, qualcuno del gruppo ha versato addirittura qualche lacrima e tutti i giocatori erano visibilmente emozionati. C’erano tutti, compreso Ilicic. Dopo la carica dei tifosi, hanno parlato Gasperini e il presidente Antonio Percassi. Tutti colpiti, tutti coinvolti da una manifestazione d’affetto splendidamente vera. Autentica. Sentita. Da questa sera inizia un’altra stagione, c’è la volontà comune di guardare avanti e di passare oltre per lanciarsi alla conquista di nuovi traguardi e di nuove soddisfazioni. Rivogliamo tutti l’Europa, per agguantarla bisogna avere pazienza e giocare a pallone. Con Rigoni o Gomez, con Barrow o Zapata, con Freuler o Pessina, con Gosens o Adnan. Non importa con chi, in panchina c’è il Gasp e al timone i Percassi. Abbiamo un percorso da fare, un passo alla volta verso il prossimo sogno. Camminiamo insieme, da Zingonia è arrivato questo bellissimo messaggio e chi ci crede davvero non può tirarsi indietro. Siamo l’Atalanta, siamo una cosa sola.

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