Luigi, che si salvò dalla strage del piroscafo Oria (4mila morti)

È nato il 18 dicembre 1923 Luigi Cappelletti, memoria storica di Antegnate nonché depositario di un grande segreto solo recentemente venuto alla luce grazie alla curiosità e all’impegno del sindaco Andrea Maria Lanzini. A bordo del piroscafo Oria, affondato il 12 febbraio 1944 nei pressi di Capo Sounion in Grecia, doveva esserci anche lui, Luigi, salvatosi per un vero e proprio colpo di fortuna.
«Le nostre condizioni erano pietose, ci eravamo ridotti al punto di mangiare l’erba, non c’era più nulla. Io avevo preso una qualche infezione intestinale, stavo molto male. Poi è venuto il momento di partire. Non ci hanno detto dove ci avrebbero portati, ci hanno solo detto di imbarcarci sul piroscafo. Solo una volta tornato a casa avrei scoperto che quel piroscafo era l’Oria, e quale sarebbe stato il suo destino. Quando è stato il momento di scendere al porto, forse per via dei miei problemi intestinali e delle cipolle che avevo mangiato il giorno prima, sono svenuto – ha proseguito Luigi – Al mio risveglio sono sceso al porto coi pochi compagni rimasti indietro come me, ma l’imbarcazione era partita da pochi minuti. Non lo sapevo ancora, ma mi ero appena salvato la vita».
Avendo mancato l’imbarco sull’Oria, Luigi Cappelletti è stato portato ad Atene a bordo di un velivolo tedesco, per poi proseguire e giungere in pieno inverno a Belgrado. Altri salvataggi di fortuna, per lui, e poi finalmente la Liberazione.