Una rassegna di bufale

Cinque notizie che non lo erano Di Maio ha volato o no in Economy?

Cinque notizie che non lo erano Di Maio ha volato o no in Economy?
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1) Laura Boldrini viaggia su un posto riservato ai disabili

La scorsa settimana, diversi quotidiani nazionali hanno denunciato la presunta ingiustizia che avrebbe subito un passeggero di Alitalia. Secondo quanto raccontato, l'uomo sarebbe stato costretto a lasciare il proprio posto, riservato ai disabili, per poi scoprire invece che era stato occupato dall'ex presidente della Camera Laura Boldrini. I primi riscontri sul biglietto della deputata avevano già escluso che si fosse realmente seduta in un posto riservato ai disabili, ma nei giorni scorsi anche Alitalia, con un comunicato ufficiale, ha smentito la faccenda. Il posto della persona protagonista della presunta ingiustizia non era nemmeno lo stesso indicato sul biglietto della Boldrini ed era stato invece assegnato a un passeggero proveniente da Bombay a causa di un errore compiuto dal personale di scalo di Genova.

 

2) Luigi Di Maio viaggia in Business Class

Anche il vicepremier Luigi Di Maio ha avuto qualche problema con il proprio posto su un aereo di linea durante il suo volo per Amsterdam, scalo obbligato prima di raggiungere la Cina. Il ministro del Lavoro, si è letto sul web, avrebbe acquistato un volo in Business Class, sprecando così soldi pubblici. Di Maio ha subito risposto mostrando il biglietto con la dicitura Economy, anche se, come scoperto dal blogger David Puente, potrebbe essersi comunque seduto in posto in Business Class. Il ministro ha probabilmente acquistato un biglietto in Economy, per poi sfruttare uno dei servizi previsti dalla compagnia per avere un "upgrade", offerto in virtù dei numerosi viaggi compiuti in passato.

 

3) La Germania caccia gli italiani poveri

La poca simpatia nei confronti della Germania è stata, in questi giorni, riaccesa da una notizia che ha fatto molto discutere. Secondo quanto scritto da qualcuno, la cancelliera Angela Merkel avrebbe approvato un nuovo pacchetto di misure volte a espellere dalla Germania gli italiani "troppo poveri". Si è parlato addirittura di «espulsioni di massa», criticando la mancanza di solidarietà e umanità nei confronti dei nostri connazionali all'estero. Ha chiarito la faccenda il giornalista tedesco Udo Gumpel con un post sul proprio profilo Facebook. A rischiare l'espulsione sarebbero in realtà soltanto coloro che cercano di approfittare del welfare tedesco senza però impegnarsi a cercare lavoro, accettare nuove proposte e senza altri redditi. La misura sarebbe stata prevista per evitare una sorta di "turismo del welfare", attuato da persone che sfruttano i sistemi dei singoli Stati senza però averne realmente diritto.

 

4) Il pipistrello gigante delle Filippine

Stanno circolando in questi giorni alcune fotografie che ritrarrebbero un animale davvero mostruoso, una sorta di pipistrello gigante, appeso di fronte all'entrata di un'abitazione. Si tratta di un pipistrello gigante frugivoro, una specie tipica di alcune zone tropicali e che viene comunemente chiamato anche "volpe volante". Le sue dimensiono sono però molto inferiori a quanto si vuol far credere nelle foto, che sono probabilmente falsate da un gioco di prospettiva. Le volpi volanti possono raggiungere al massimo i 27 centimetri di lunghezza, ma quello che più deve tranquillizzare è che si tratta di un animale che non attacca l'uomo e che si nutre di frutta selvatica.

 

5) La Finlandia chiede la sterilizzazione dei migranti africani

Alcuni blog e pagine Facebook hanno riportato in questi giorni le presunte intenzioni del governo finlandese, che avrebbe richiesto la sterilizzazione dei migranti africani. La notizia, però, risale al 2015 e non riguarda in alcun modo il governo finlandese né l'attività parlamentare del paese scandinavo. Si trattava infatti delle dichiarazioni di un singolo deputato rilasciate sulla propria pagina Facebook. Il politico in questione è un rappresentate di un partito di destra radicale, che si è subito dissociato dalle sue parole, definendole «frutto del pensiero del parlamentare».

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