Cinque notizie che non lo erano La Uliveto e la gaffe sulle azzurre
1) La foto ritoccata della manifestazione per Riace
Il sindaco di Riace, a seguito delle accuse di favoreggiamento all'immigrazione clandestina, è stato costretto per alcuni giorni agli arresti domiciliari, prima di vedersi modificare il provvedimento cautelare in un obbligo di allontanamento dal suo Comune. A suo sostegno è stata organizzata una manifestazione di fronte alla prefettura di Reggio Calabria, a cui avrebbero partecipato almeno seicento persone appartenenti a diversi gruppi politici. Su Facebook però c'è chi ha gettato ombre sull'evento, mostrando una fotografia che sarebbe stata scattata al corteo e successivamente modificata, al fine di far apparire ben più numeroso. L'immagine, come è evidente, è davvero modificata ma risale al 2012 e si riferirebbe a una manifestazione avvenuta in Brasile.
2) La Leopolda finanziata da Total
La scorsa settimana si è svolta a Firenze l'ormai tradizionale "Leopolda", kermesse politica dove a fare da protagonista è stato come sempre l'ex segretario del Pd Matteo Renzi. Alcuni siti web hanno mosso dure critiche all'organizzazione, rivelando la presunta sponsorizzazione di Total, compagnia petrolifera francese, che dimostrerebbe la vicinanza di Renzi al governo di Parigi. L'ufficio stampa della Leopolda è dovuto intervenire per smentire queste accuse, spiegando che «la notizia di presunti finanziamenti è una gigantesca e ridicola bufala, nessun finanziamento arriva né da Total né da altri soggetti legati al petrolio, né da soggetti francesi».
3) Il post razzista della Uliveto
La Nazionale femminile di pallavolo ha saputo emozionare milioni di italiani, che sono stati incollati alla tv per sostenere l'impresa delle nostre ragazze al Mondiale giapponese. La finale è stata purtroppo persa contro la Serbia ma la medaglia d'argento è stata accolta da tutti con grande entusiasmo e moltissimi complimenti per l'impegno profuso dalle atlete. Uliveto, sponsor della Nazionale, ha voluto congratularsi pubblicando un'immagine delle azzurre, cadendo però in una clamorosa gaffe. Nascoste da una bottiglia d'acqua, non compaiono infatti le due atlete di colore della Nazionale, colonne portanti della squadra e lodate come simbolo di perfetta integrazione: Paola Egonu e Miriam Sylla. Qualcuno ha parlato addirittura di "post razzista", ma l'azienda, accortasi dell'errore, ha prontamente sostituito l'immagine e ha chiarito di aver seguito con entusiasmo le avventure di tutte le nostre atlete pallavoliste, senza alcuna distinzione né discriminazione. Si è poi scoperto, inoltre, che la foto utilizzata non era nemmeno relativa alla competizione iridata e che dietro la bottiglia veniva "nascosta" soltanto la Egonu e un'altra giocatrice, non la Sylla.
4) La croce distrutta dai migranti a Lesbo
Sull'isola greca di Lesbo, un gruppo di migranti avrebbe abbattuto una croce in cemento, aiutati anche da una Ong locale, perché infastiditi dal simbolo religioso. La notizia è rimbalzata su diversi siti ed è stata rilanciata anche dal vicepremier Matteo Salvini, ma secondo la ricostruzione del blogger David Puente la vicenda sarebbe ben diversa. La croce sarebbe stata costruita da estremisti di destra nella speranza che il simbolo cristiano infastidisse i migranti, per convincerli ad allontanarsi dalla spiaggia. Il grosso manufatto però, oltre a essere abusivo e potenzialmente pericoloso per i bagnanti, era stato motivo di fastidio più per i residenti che per i migranti. I cristiani che vivono nella zona hanno infatti poco gradito il tentativo di utilizzare un simbolo di pace come mezzo di odio per cacciare qualcuno. I migranti, al contrario, non sarebbero stati turbati dalla croce, essendo ben consapevoli di essere in un Paese a prevalenza cristiana. A oggi non è ancora chiaro chi sia l'autore della demolizione, ma le dinamiche descritte sembrano essere ben diverse da quelle ipotizzate su alcuni siti internet.
5) Il reparto del supermercato dedicato ai single
Una fotografia che sarebbe stata scattata all'interno di un supermercato ha scatenato l'ilarità sui social network, pur trattandosi di un fotomontaggio. L'immagine mostra un reparto che sarebbe stato dedicato ai single, le cui necessità sarebbero state facilmente riassunte in quattro categorie: cibo per gatti, giochi per gatti, vino e pasti mono porzione. In molti hanno lodato la geniale iniziativa di marketing della catena di supermercati, ma si trattava semplicemente di una burla, creata proprio per ironizzare sui luoghi comuni di chi vive da solo.