Una rassegna di bufale

Cinque notizie che non lo erano Ma quale agente sotto copertura...

Cinque notizie che non lo erano Ma quale agente sotto copertura...
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1) I migranti che arrivano in Italia provengono dalle ex colonie francesi

I vertici di Cinque Stelle e Lega hanno identificato in questi giorni un nuovo colpevole per l'arrivo di migranti sulle coste italiane. Secondo quanto dichiarato, gli arrivi dall'Africa sarebbero causati da una politica monetaria che la Francia applicherebbe nelle sue ex colonie, impedendone lo sviluppo economico. Il nodo più stretto sarebbe l'imposizione del Franco Cfa, che alcune ex colonie adottano come valuta corrente. Le accuse hanno attirato l'attenzione delle istituzioni francesi, che si sono dette sorprese da questo “attacco" da parte di un Paese alleato e hanno convocato l'ambasciatrice italiana a Parigi. Le tabelle pubblicate dallo stesso Ministero dell'Interno però sembrano sconfessare questa tesi: i migranti in arrivo nell'ultimo anno infatti non sembrano provenire prevalentemente da questi Stati. Le nazionalità più rappresentate dai migranti sono Tunisia, Eritrea e Iraq. Gli unici paesi nella “top 10” ad utilizzare il Franco Cfa sono Costa d'Avorio e Mali, rispettivamente al settimo e ottavo posto, che contano 1940 arrivi su un totale di oltre 23 mila.

 

2) Il Blue Monday è il giorno più triste dell'anno

Anche quest'anno le testate di tutto il mondo hanno annunciato l'arrivo del Blue Monday, ovvero quello che secondo gli scienziati dovrebbe essere il giorno più triste dell'anno. Il terzo lunedì di gennaio, per una coincidenza di clima e altri fattori, sarebbe statisticamente il giorno dell'anno in cui le persone si sentono meno allegre. La bufala del Blue Monday però è già stata smentita da diversi anni: si è scoperto infatti che si trattava soltanto di una formula inventata, che non aveva alcuna prova scientifica. La stessa Cardiff University, spesso citata come fonte della ricerca, ha preso le distanze dal suo autore, che pare avesse dato il suo appoggio a questa teoria per una pura questione economica.

 

3) Le banche controllate dai Savi di Sion

Le teorie del complotto che circolano sul web sono moltissime ma sono in maggioranza inoffensive. La faccenda si complica quando autorità e istituzioni si fanno portavoce di queste teorie, che acquistano così credito anche quando sono del tutto inventate. È accaduto in questi giorni con il senatore del M5S Elio Lannutti, che ha pubblicato un post sui social in cui metteva in guardia i cittadini da un manifesto chiamato "I Protocolli dei Savi di Sion", che dimostrerebbe l'esistenza di un complotto ebraico per controllare il sistema bancario mondiale. I Protocolli dei Savi di Sion sono però una vecchissima bufala che risale addirittura ai tempi della Russia zarista e già nei primi anni del '900 venne dimostrato che si trattava di documenti di propaganda, creati dall'impero russo per fomentare l'odio nei confronti degli ebrei. Anche Luigi Di Maio e il M5S hanno preso le distanze dal senatore, che il giorno seguente si è scusato, precisando di non essere mai stato antisemita.

 

4) L'agente sotto copertura che compare nel video di Bonafede con Battisti

L'arrivo in Italia del terrorista Battisti ha scatenato una pioggia di polemiche, soprattutto a causa della spettacolarizzazione dell'evento da parte di alcuni membri del Governo. Uno dei video più visti e criticati è stato quello pubblicato dal ministro Bonafede, che, secondo alcuni, avrebbe anche inavvertitamente svelato l'identità di un agente sotto copertura. L'uomo compare al fianco di Battisti mentre questo è impegnato nella registrazione delle impronte digitali e cercherebbe di celare la propria identità coprendosi il viso con una sciarpa. L'ufficio stampa della Pubblica Sicurezza ha però escluso questa ipotesi, dichiarando: «A noi non risulta che ci fossero agenti sotto copertura a operare durante le operazioni che hanno riportato Cesare Battisti in Italia».

 

5) Il codice sull'etichetta delle mele indica l'uso di idrocarburi

È circolato sui social, specialmente su Facebook, un post che svelerebbe il significato della lettera "F" presente sull'etichetta delle mele Melinda. Secondo quanto scritto, la "F" cerchiata indicherebbe l'utilizzo di idrocarburi e trifluoro-tricloretano per il lavaggio delle mele, prodotti molto nocivi per la salute. Si tratta però di una completa bufala, è la stessa azienda infatti a spiegare sul proprio sito che quella lettera identifica semplicemente la cooperativa che ha coltivato quella specifica mela.

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