Bergomum: in Città Alta va in scena la piccola Roma della nostra città

Promossa da Comune di Bergamo e Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Bergamo e Brescia e curata dal Civico Museo Archeologico di Bergamo, la mostra “Bergomum. Un colle che divenne città” (a cura di Stefania Casini e Maria Fortunati) sarà ospitata dal 16 febbraio al 19 maggio 2019 a Palazzo della Ragione. L’allestimento della mostra, curato dall’architetto Silvana Sermisoni, crea una sorta di mise en scène teatrale: come papiri srotolati nella sala di una biblioteca romana, carte bianche calano dall’alto svelando passo passo i molteplici volti della Bergamo romana, documentati da una selezione dei più significativi reperti riportati alla luce dalle campagne di scavo. Non una “tradizionale” mostra archeologica, ma un archeo-racconto che narra le vicende della città di Bergamo dalle origini all’età romana, videoproiezioni, paesaggi sonori, beacon che dialogano con i dispositivi mobili e installazioni interattive, curati da Studio Base2, fanno emergere il colle di Bergomum dalle acque preistoriche, ci accompagnano dentro i luoghi della città romana con i suoi suoni e i suoi abitanti, ci immergono entro antiche cisterne ricolme d’acqua, ci invitano a scoprire, strato dopo strato, le emergenze archeologiche rinvenute.
Il percorso della mostra prosegue, poi, direttamente sul territorio urbano. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Bernareggi, una piccola e conclusiva tappa espositiva è allestita anche nel vicino Museo e Tesoro della Cattedrale, dove lo scavo archeologico ha fatto affiorare alcune domus romane sopra le quali è stata edificata la cattedrale paleocristiana. Di qui prende il via un itinerario alla scoperta di tutte le emergenze archeologiche visibili e visitabili in Città Alta, tra le quali ci si potrà muovere in autonomia, guidati dalla App “Bergomum”.
Sulle orme dell’archeologia. Una grande e originale mostra che ricompone le tracce archeologiche della storia millenaria di Bergamo, unica città lombarda a nascere e crescere su un colle. Nell’arco di circa quarant’anni sono stati condotti scavi archeologici nella nostra Città che hanno riportato alla luce le tracce di occupazione del colle. Il quadro frammentario restituito dai tanti ritrovamenti e dalla rete delle aree archeologiche riportati in luce, oggi viene integrato dagli studi, dalla tecnologia interattiva e dalla realtà aumentata, per far riaffiorare dal sottosuolo l’immagine e la vita di Bergamo antica città romana. Come sottolinea Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura: «È la prima grande mostra archeologica della città di Bergamo, nata dall’esigenza di restituire ai cittadini – dopo oltre 40 anni di scavi archeologici condotti dalla Soprintendenza e dal Comune di Bergamo – il racconto della storia millenaria della nostra città, un patrimonio prezioso ancora poco conosciuto, capace di suscitare curiosità ed entusiasmo ogni volta che se ne parla. È il fascino dell'archeologia, che ci riporta alle origini di ciò che siamo stati, a un’identità antica della città che è andata via via elaborandosi e modificandosi fino alla contemporaneità».




L’assessore alla cultura della Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli, precisa l’importanza della mostra, che «racconta un momento essenziale della storia di Bergamo, quale fu la sua vicenda romana. Una fase storica che ebbe inizio quando questo insediamento d’altura, sentinella tra il Brembo e il Serio che diverrà regina delle Orobie, venne strappata al saccheggiatore di Roma, il mitico condottiero celtico Brenno, per diventare un modello di romanità, cioè di quella civiltà che nei fatti come nessun’altra era in grado di clonarsi, replicando la propria cifra architettonica, urbanistica, stilistica. Ragione e gusto della romanità crearono allora anche a Bergomum una piccola Roma orobica – il cardine e il decumano, il teatro e il foro, gli acquedotti e le fontane, le domus, vale a dire le strutture vitali della civitas».
Dai Celti ai romani. È noto che il colle di Bergamo fu abitato fin dall’età del Ferro; la città fu fondata probabilmente dai Galli Cenomani di stirpe orobica e fu una delle più antiche città celtiche dell’Italia settentrionale. Divenne romana all’inizio del...