Moltrasio-Zanetti, botta e risposta Il divorzio dei due amici-nemici

Andrea Moltrasio annuncia la sua non ricandidatura alla guida del Consiglio di Sorveglianza di Ubi Banca e Matteo Zanetti, presidente del Patto dei Mille che raggruppa i maggiori soci e azionisti bergamaschi, ringrazia con frasi di circostanza e guarda avanti («la sua opera è stata valida, la banca è cambiata, serve una nuova figura»). Moltrasio, il giorno dopo, spiega sulle pagine del Corriere le ragioni della sua scelta. Due giorni dopo, Zanetti gli risponde, indirettamente, su L’Eco, offrendo chiavi di lettura critiche in relazione alle dimissioni: eppure, in un’intera pagina di intervista, Moltrasio stranamente non viene neppure citato. E, per di più, Zanetti elogia come uomo chiave di Ubi l’amministratore delegato Victor Massiah.
[Andrea Moltrasio]
Martedì 12 febbraio era stato il quotidiano della Curia ad annunciare per primo il passo indietro di Moltrasio. Un addio sorprendente: a ottobre Moltrasio si era detto disponibile a un nuovo mandato «a condizione che ci fossero nuovi progetti stimolanti e un interesse da parte degli azionisti». Prima di Natale però, con una lettera raccomandata ai presidenti della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e dei due patti parasociali (oltre al Patto dei Mille, il Sindacato azionisti bresciano), Moltrasio ha comunicato la rinuncia a candidarsi per un terzo mandato. La missiva è stata tenuta riservata per alcune settimane per volontà dello stesso Moltrasio. In essa spiegava di aver dato tutto quello che poteva alla banca. All’ultima riunione del Patto dei Mille, Moltrasio ha poi chiesto a Zanetti rendere pubblica la sua decisione. Il giorno dopo, Andrea Moltrasio ha spiegato al Corriere Bergamo le sue ragioni, riassumibili in alcune frasi: «Non ho visto emergere delle visioni di progetto strategico sulla banca per le quali dare un contributo importante. Ho privilegiato il cosa e non il chi, perché non ho visto progetti affini al mio sentiment». Ma in che cosa consisterebbe il “cosa” a cui il presidente uscente fa riferimento? Moltrasio ha spiegato di non essere interessato al progetto di Ubi come «polo aggregante di altre banche», ipotesi non disdegnata invece dal consigliere delegato Victor Massiah; Moltrasio preferisce l’idea di una banca snella, «fortemente centrata sulla parte tecnologica… Il nostro pensiero dev’essere rivolto non alle acquisizioni, ma ai territori, alle famiglie, alle imprese». E alla domanda su quale avrebbe potuto essere la miglior figura per succedergli al vertice di Ubi, ha tagliato corto: «Un manager bancario con esperienza internazionale». In appoggio alle preoccupazioni di Moltrasio sul futuro della banca si è espresso il sindaco Gori.
Le ragioni comunicate da Moltrasio hanno colpito Zanetti; tra le riflessioni anche una domanda: Moltrasio ha guidato la banca per otto anni, come può ora definirsi insoddisfatto delle scelte strategiche di Ubi? Sabato, su L’Eco, Zanetti ha poi espresso due...