Il cuore grande di Pietro Bartolo In città il medico di Lampedusa

Continua l’impegno delle Acli provinciali di Bergamo sul tema fondamentale - e scottante, in particolare di questi tempi - dell’immigrazione. Dopo il lancio della nuova rivista tematica “Babel. Bergamo Città dei Mille Mondi”, la rassegna culturale “Molte fedi sotto lo stesso cielo” dedica in questo senso un appuntamento speciale al medico di Lampedusa, Pietro Bartolo. L’incontro, aperto a tutti previa prenotazione, si terrà all’Auditorium della Casa del Giovane di via Gavazzeni 13, in città, stasera, venerdì 15, marzo alle 20.45. L’appuntamento è all’interno del percorso di geopolitica “Il nuovo disordine Mondiale”, ma aperto a tutti e gratuito (prenotazione obbligatoria) per scoprire che cosa c’è davvero dall’altra parte dell’allarme immigrazione. Il percorso continuerà poi martedì 19 marzo con Oliviero Bergamini, docente universitario e corrispondente Rai dagli Stati Uniti, con un incontro sull’America di Trump.
La testimonianza di Bartolo. Quando Pietro Bartolo vide Anila per la prima volta rimase di sasso. Quella bambina non avrà avuto più di dieci anni. Che cosa ci faceva una creatura così piccola, da sola, in una nave piena di naufraghi disperati? Attraverso i suoi occhi neri e profondissimi si viene proiettati dentro l’interminabile incubo dei tanti migranti bambini che negli anni sono arrivati - da soli - sulle coste italiane. Bartolo nel 2016 prende parte al film documentario “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi. Nell’ottobre del 2018 ha pubblicato “Le stelle di Lampedusa”, la storia di bambini e adulti che cercano il loro futuro tra noi dopo viaggi disperati in cui sogna che le stelle dell’isola siano lì per proteggerli. Per prenotarsi www.moltefedi.it.