Le scritte di insulti alla preside seppellite da post-it degli allievi

Una scritta di insulti contro la preside sui muri di una centralissima scuola di Milano. Il mattino dopo quella scritta non è stata cancellata ma sovrastata da centinaia di post-it di tutti i colori messi dagli allievi di quella stessa scuola. È accaduto alla media Cavalieri di via Ariberto, a poche centinaia di metri da via Torino. Un istituto comprensivo la cui dirigente scolastica, Rita Bramante, è attivissima e in prima linea in tante battaglie per innovare la scuola. Proprio il giorno prima aveva accolto l’assessore all’Educazione del Comune, Laura Galimberti, e come suo solito non si era limitata a un rituale formale, ma aveva invitato tutti, allevi e professori a radunarsi nel cortile e a cantare insieme sotto il ciliegio in fiore. Ma a qualcuno non piace avere una brava preside che forse non ha accondisceso a qualche pretesa. Così di notte questo “qualcuno” ha voluto esprimere il suo goffo dissenso con una scritta offensiva sui muri della scuola.
La risposta è stata immediata e auto-organizzata: tra gli allievi della Cavalieri è passato il tam tam «sommergiamo quell’insulto con i nostri post it». Così, come ha scritto la cronista del Corriere della Sera che ha scoperto il caso, quel muro «è diventato un mosaico di gentilezza». I post-it naturalmente sono stati tutti scritti con messaggi dei singoli ragazzi che in molti casi si firmano anche apertamente. Il tenore è quello della gratitudine e della simpatia: «Mi dispiace per quello che è successo perché lei mette il cuore per noi e per questa scuola, le vogliamo bene! G.N:»; «Lei viene anche nel weekend per la nostra scuola. Noi la ringraziamo e basta!»; «Continui a lavorare, siamo una squadra». Decine di mail sono arrivate anche dai genitori dei ragazzi, che vedono nella scuola guidata da Rita Bramante un modello. Lei da parte sua cerca di smorzare il caso, quasi conoscesse gli autori del misfatto e pensasse già a come recuperarli: «Spero proprio che qualcosa di buono resti anche a loro», ha detto. «Salutando i miei allievi all'uscita ho citato Fabrizio De André. È proprio vero che dal letame a volte, se si ara bene il campo, se ci si lavora sopra, nascono dei fiori. Io credo che questo episodio resterà nella memoria e nel cuore non solo mio, ma anche dei ragazzini che hanno attaccato i bigliettini e di quelli che hanno spruzzato lo spray con le offese».
Rita Bramante ha sempre fatto della scuola un luogo aperto anche alle novità e alle sperimentazioni. Il suo, ad esempio, è stato il primo istituto completamente insonorizzato d’Italia (siamo in centro a Milano...). In occasione dei “venerdì per il futuro” la scuola è stata rappresentata alla manifestazione cittadina da una classe della secondaria, per iniziativa delle famiglie, con uno striscione realizzato dai ragazzi con lo slogan “Vogliamo respirare il nostro futuro!”. All'ingresso della scuola primaria verranno esposti cartelloni e uno striscione dal titolo “SalviAMO il Pianeta” realizzati dai bambini. L’apertura al futuro è uno dei punti fermi della visione della preside: «Dobbiamo prepararci a intercettare le novità che sono in preparazione, vedere nella sorpresa e nel cambiamento degli amici e a non averne paura, evitando l’equazione incertezza = pericolo e aumentando la soglia di incertezza che riusciamo a gestire proattivamente secondo i nostri fini, i nostri valori e i nostri obiettivi». «Sakura, sakura» recitava il motivo giapponese cantato l’altro giorno sotto l’albero di ciliegio da studenti e professori. «Fiori di ciliegio, fiori di ciliegio nel sole nascente profumati», in una primavera più forte della nebbia e delle nuvole. Così in effetti è stato...