Le Liste Uefa e Campionato I 17 titolari del Gasp (a oggi)

Il ritiro di Clusone volge al termine, oggi e domani ci saranno gli ultimi allenamenti in Valle Seriana e, anche se il tecnico atalantino Gasperini ha lasciato aperto uno spiraglio alla possibilità di tornare anche ad agosto a lavorare nelle nuove strutture valligiane, all’orizzonte ci sono la settimana di lavoro in Inghilterra e il mercato. Soprattutto per arrivi e partenze è fondamentale fare il punto della situazione: l’Atalanta ha il grande vantaggio del tempo e non deve sbagliare le scelte.
Le liste Uefa e Campionato: occhio ai posti. Per giocare la Champions e il campionato ci sono dei parametri regolamentari da rispettare. In particolare, servono quattro giocatori cresciuti nel vivaio italiano e quattro cresciuti nel vivaio atalantino: “cresciuti”, dal punto di vista regolamentare, si traduce in almeno tre anni di tesseramento collezionati tra i 15 e i 21 anni. Oltre a questi giocatori, per arrivare alle rose da massimo 25 elementi, ci sono 17 posti liberi e la Dea è vicina ai limiti. A oggi, escludendo i tre portieri e Masiello (Rossi e Sportiello entrano nella lista “vivaio Atalanta”, Gollini e il difensore in quella “vivaio Italia”), sono 15 i giocatori in rosa: Palomino, Djimsiti e Toloi in difesa; Hateboer, Castagne, Gosens e Reca sugli esterni; Freuler, de Roon, Pasalic e Malinovskyi in mezzo e Gomez, Ilicic, Muriel e Zapata in avanti. Ibanez (classe 1998) è straniero e non è cresciuto nel vivaio, ma può entrare nella lista B di Champions e nella lista "libera" di serie A perché è under 22. Quando si parla di tempo e di attenzione a scegliere bene, anche questo paletto va considerato.
I 17 titolari di cui parla il Gasp. Escludendo i portieri, il tecnico Gasperini ha parlato più volte della volontà di avere un gruppo da 17 titolari. Quei giocatori ci sono (i 16 appena elencati più Masiello), ma è chiaro che qualche punto interrogativo rimane. Sorridendo, il tecnico ha detto che il difensore che dovrebbe sostituire Mancini dev’essere “forte”, l’anno scorso di questi tempi aveva la stessa necessità e alla fine ha lavorato su Djimsiti che è diventato un elemento importante per il gruppo. In rosa ci sono Ibanez e Reca, entrambi saranno monitorati con attenzione nelle partite in Inghilterra e se daranno garanzie potrebbe anche mancare solo un vice Ilicic (e il totale arriverebbe a 18) mentre se il tecnico non dovesse valutarli adeguati ecco che potrebbero aprirsi altri scenari. Tutto è ancora in gioco, lo stesso Gasperini ha detto che siamo sul pezzo e che Luca Percassi sta lavorando benissimo (è il figlio del presidente Antonio Percassi a guidare tutte le operazioni), quindi non resta che attendere con grande fiducia.
I giovani e lo strano caso di Colley. Il ragionamento sulla rosa viene poi completato dai giovani: nella famosa “lista B” della Champions si possono inserire tutti i ragazzi che si vuole, basta che siano nati dal 1997 in avanti. Quindi ad esempio Barrow sarebbe interessante per questo secondo gruppo di calciatori. Gli altri aggregati alla Prima squadra in ritiro possono anche giocare al Youth League, tranne il gambiano Ebrima Colley che, per un dettaglio regolamentare, potrebbe stare con i grandi al Camp Nou di Barcellona ma non con la Primavera in Youth League. Per far parte della rosa da quaranta giocatori da consegnare alla Uefa per la Champions dei più piccoli è necessario essere nati dopo il 1 gennaio 2001. Sono concessi cinque fuori quota nati nel 2000 (sarebbe il caso di Colley) a patto che questi elementi abbiano almeno due anni di tesseramento nel settore giovanile. Il giovane Colley è stato tesserato dall’Atalanta a gennaio 2018 e quindi è fuori dai giochi: se restasse a Bergamo potrebbe giocare il campionato Primavera e la Champions con Gasperini ma non la Youth League.