Quanto costa un'auto aziendale?

Quanto costa un'auto aziendale?
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Fra i costi d’esercizio, ogni anno un’azienda deve fare i conti con le spese relative all’acquisto, alla gestione e alla manutenzione dei propri veicoli aziendali. Queste sono da menzionare in diverse macroclassi: i costi relativi alle materie prime, sussidiarie, di consumo e merci, quelli relativi ai servizi, fra i costi per ammortamento e fra gli oneri diversi di gestione. Per essere più precisi, le spese per le materie prime, sussidiarie, di consumo e merci riguardano l’acquisto di carburante e di lubrificanti.

Invece, con “costi di servizio” ci si riferisce alle spese relative alla manutenzione sia ordinaria che straordinaria della vettura. Per “costi di manutenzione” s’intendono non solo le spese per riparare l’automobile, ma anche quelle per il lavaggio del mezzo o il cambio degli pneumatici. In questa sezione ci sono anche i ticket per parcheggi, per l’assicurazione stradale e per i pedaggi autostradali.

I costi di ammortamento comprendono le quote di ammortamento per l’automezzo. Quando si parla di costi di gestione, invece, si fa riferimento al bollo e ad altre tasse di questo tipo.

 

Una stima dei costi annuali secondo un recente studio

Le spese annuali per un veicolo aziendale sono state determinate da una serie di studi. Uno degli studi più recenti al riguardo è stato condotto da facile.it e si è concentrato sui costi di mantenimento dei veicoli. Essi possono essere suddivisi nelle seguenti parti:

  • costi per il cambio degli pneumatici: pari all’incirca a 100 €;
  • costo per il bollo: varia a seconda della regione, in genere fra i 200 e i 300 €;
  • spese di manutenzione: si aggirano fra gli 800 e i 2.000 € all’anno;
  • l’assicurazione: anche in questo caso dipende da una serie di fattori. In Italia per l’assicurazione si spendono all’incirca 575 € all’anno;
  • costo per l’acquisto di carburante: anch’esso dipende dalla cilindrata dell’auto, oltre che dal tipo d’automobile. Dalla stima di facile.it si spenderebbero all’incirca 1.000 € per ogni 10.000 km percorsi.

Secondo quest’analisi, dunque, il costo del carburante incide in modo notevole sul fatturato aziendale. Per questo motivo, è utile informarsi su come è possibile risparmiare carburante e sulla possibilità di detrarre l’IVA.

 

Deducibilità dell’IVA sulle auto aziendali

Prima di tutto, bisogna considerare come s’intende utilizzare il veicolo, ovvero se l’uso sia strumentale o meno alla propria impresa. Un veicolo si dice strumentale quando è necessario per l’attività dell’azienda e quindi senza non è possibile esercitare l’attività. È il caso, ad esempio, delle automobili per le autoscuole, per le imprese di noleggio, per i taxi o per i rappresentanti di commercio. In questo caso, la deducibilità dell’IVA è totale, ovvero non ha limiti di importo e si può dedurre il 100% dei costi ai fini Ires.

Al contrario, se il veicolo non è strumentale (dunque non strettamente necessario per l’azienda), ci sono diverse percentuali di deducibilità a seconda delle variabili stabilite per legge. In genere, la deducibilità dei costi è pari al 20 % e la detraibilità IVA è pari al 40 %. La possibilità di detrarre le spese è valida non solo per le aziende, ma anche per i liberi professionisti se la loro attività è individuale. Nel caso ci siano soci, però, la deducibilità sul costo dell’acquisto è pari al 20 %, ma solo rispetto ad un valore massimo pari a 18.075,99 €.

Infine, un’ultima particolarità riguarda le auto aziendali ad uso promiscuo del dipendente. L’auto in questo caso è di proprietà del datore di lavoro, ma può essere usata dal dipendente anche nella vita privata. In questo caso, i costi d’acquisto possono essere detratti fino al 70% senza alcun limite sul prezzo totale.

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