Sapori da ben 19 nazioni diverse per i primi 18 anni di Mercatanti

C’è chi non vede l’ora che arrivi per gustarsi un goulasch come si deve, a prezzi modesti. Chi si lecca i baffi al pensiero di quei bratwurst di dimensioni teutoniche, di quelle Sachertorte gonfie di cacao, di quei boccali di pura birra bavarese. C’è una forte impronta germanofila in Mercatanti in Fiera, ma non è l’unica. Da giovedì 10 a domenica 13 ottobre torna sul Sentierone la popolare manifestazione organizzata da Promozioni Confesercenti che ogni anno – e siamo al 18esimo - richiama sul Sentierone decine di migliaia di bergamaschi e turisti. Le specialità di tutta Europa invaderanno il centro cittadino per celebrare l’inizio dell’autunno, come ormai da consolidata tradizione. Un evento ormai entrato nel cuore dei bergamaschi e dei turisti, che pone Bergamo tra le mete irrinunciabili per gli amanti del cibo da strada. L’appuntamento con i Mercatanti è imperdibile anche per gli amanti dello shopping di qualità con oggetti artigianali di pregio, realizzati rigorosamente a mano.




«I Mercatanti danno lustro alla città, portando la loro carica di allegria in centro – spiega Giulio Zambelli, presidente di Promozioni Confesercenti –. Ci piace sottolineare che l’offerta dei venditori ambulanti non va a sovrapporsi a quella dei negozi e dei bar del centro: l'evento richiama decine di migliaia di visitatori e le ricadute, anche stavolta, saranno positive per tutti gli operatori economici. La manifestazione è amatissima anche dai turisti: c’è persino chi organizza pullman speciali per raggiungere Bergamo nei giorni della grande festa». Cesare Rossi, direttore di Promozioni Confesercenti, aggiunge: «La manifestazione genera un impatto importante anche per il settore ricettivo. Sono sempre più numerosi i visitatori che pernottano in città per gustarsi l'evento. I Mercatanti coinvolgono tutta Bergamo in una grande festa popolare».
Saranno 19 le nazioni rappresentate. A loro si affiancheranno i prodotti tipici di 13 regioni italiane, oltre naturalmente alle squisitezze “made in Bergamo”.