Tra i colori dell'autunno, ecco il Pizzo di Spino

I colori dell’autunno dipingono, ormai già da qualche giorno, le nostre bellissime valli. Quale occasione migliore per una gita a bassa quota, tra le bellezze e i profumi che questa bella stagione regala? Tra le tante montagne che la nostra corona alpina ci offre, troviamo, a San Pellegrino, il poco conosciuto Pizzo di Spino. Facilmente raggiungibile, questa montagna si presta per uno splendido giro ad anello tra boschi, capanni e roccoli ristrutturati, regalando, nel punto più alto della gita, un bellissimo panorama sulle Orobie, la bassa bergamasca e gli abitati sottostanti.




La partenza. Questo giro ad anello vede la sua partenza da San Pellegrino Terme, dove in via Pregalleno, in prossimità del civico 27, parte il sentiero CAI 594. Una ripida scalinata, marchiata dai bolli bianco rossi, ci porterà all’imbocco di quest’ultimo. Con pendenza costante ci addentriamo nella poco conosciuta Valcava, fino a raggiungere una piccola baita collocata in prossimità di un prato. Il sentiero diventa ora una labile traccia e aggira la struttura risalendo nel bosco. Improvvisamente sbuca l’imponente Corna Pedezzina, angusta elevazione rocciosa posta proprio sopra di noi e riservata agli esperti. Noi ignoriamo questa “torre di roccia” e proseguiamo in un ambiente solitario, transitando nei pressi di una seconda elevazione, la Corna Maria, che chiude questa piccola e solitaria vallata. Superiamo in falsopiano un paio di cocuzzoli erbosi fino raggiungere un colletto. Incrociamo il sentiero CAI 597 (segnalato) e pieghiamo a destra, superando delle baite fino al suggestivo Roccolo di Ciarek. I due sentieri ora si separano: il segnavia CAI 597 inizia la sua discesa verso Bracca, mentre il 594 prosegue, sbucando su una larga cresta che risaliamo con chiara direzione per raggiungere, con un ultimo sforzo, la panoramica croce del Pizzo di Spino (m.960). Non facciamoci ingannare dalla bassa quota, il panorama è sufficiente a lasciare a bocca aperta l’escursionista che ne guadagna la cima.








Il giro ad anello. Il panorama e i colori dell’autunno invitano gli escursionisti a concedersi qualche momento di pausa. Recuperate le energie, possiamo concludere la giornata con un giro ad anello che ci riporterà con pochi sforzi al punto di partenza. La discesa avviene dal ripido sentiero posto poco lontano dalla croce di vetta, che tra roccette ed erba (prestate attenzione in caso di pioggia) scende in direzione dell’abitato di Spino, frazione di San Pellegrino che regala il nome alla nostra montagna. Dopo circa venti minuti di cammino, raggiungiamo un ampio pianoro e le case di quest’ultimo (m.523), che attraversiamo passando sotto un suggestivo portico. Il percorso prosegue pianeggiante fino a raggiungere un bivio, dove si imbocca il sentiero più alto. Ora continuiamo nel bosco tra leggeri saliscendi, attraversando la Valmorasca fino a raggiungere i prati che ospitano i Casolari di Pizzul, antiche cascine ristrutturate. Costeggiandoli, tramite un comodo sentiero, si ritorna a Pregalleno, punto di partenza per questa semplice ma bella escursione nella bassa Val Brembana.




Conclusioni. Il giro ad anello tocca i 9 km di cammino e i 750 metri di dislivello positivo, classificando il tracciato per escursionisti. La bellezza di questo itinerario, sopratutto durante la stagione autunnale, sta nella tranquillità che questo sentiero riesce a regalare a ogni escursionista. Un percorso poco battuto, se non dai pochi valligiani e da chi ancora oggi percorre questi tracciati spesso dimenticati in favore di montagne più famose e conosciute. Il periplo del Pizzo di Spino richiede circa tre ore di cammino (andata e ritorno), che possono essere tranquillamente coperti con un’escursione di mezza giornata. Una semplice gita tra i colori dell’autunno.