Tre punti per la storia e per sognare: 2-0

Secondo tempo
Come nel primo tempo, l'Atalanta parte fortissimo. E infatti al 47' arriva subito il raddoppio grazie a una meraviglia del Papu: il capitano nerazzurro salta di netto Ivanusec con un tunnel (l'ennesimo della sua grande partita) sul vertice destro dell'area e poi lascia partire una conclusione potente e improvvisa che si insacca sul secondo palo. Viene giù San Siro. Al 51' Muriel ci prova di nuovo, ma la palla finisce fuori di poco. Al 56' è invece Freuler che si incunea in area, ma trova la ribattuta di un avversario sul tiro. Al 60' Muriel rimane a terra per un colpo al ginocchio e al suo posto entra Ilicic. Al 63' però è Pasalic ad andare vicino al terzo gol con una bella percussione, ma il suo tiro dal limite viene deviato in angolo. Al 69', invece, primo squillo dello sloveno, che dopo un bellissimo uno-due proprio con Pasalic tenta, da destra, un gran sinistro a giro che bacia il palo lontano ed esce purtroppo. L'occasione più grande per l'Atalanta in questa ripresa, però, arriva al 76' ed è sui piedi del Papu (nettamente il migliore in campo): dopo una bella ripartenza, de Roon in spaccata vede solo in mezzo Gomez e lo serve, ma il capitano incredibilmente calcia in bocca al portiere avversario. Al 90', Gasp regala a Gomez la standing ovation inserendo al suo posto Malinovskyi. Nel finale, arriva l'unico squillo della Dinamo del secondo tempo (e di quasi tutta la partita): Gojak crossa bene, teso, ma Gollini in qualche modo para. E finisce qui: sono i primi, storici tre punti dell'Atalanta in Champions. Ma soprattutto, con anche l'1-1 di Shakhtar e City, il sogno ottavi è ancora possibile.
Primo tempo
L'Atalanta deve vincere e infatti parte fortissimo, con la difesa croata spiazzata dalla mossa del Gasp di mettere il Papu più spostato a destra invece che a sinistra. Ed è da quel lato che, da subito, la Dea sfonda: al 2' Muriel sfonda, va sul fondo e mette dietro un pallone per l'accorrente Hateboer, che incredibilmente cicca l'impatto. Un minuto dopo è il capitano nerazzurro a mettere un cioccolatino in mezzo da destra e stavolta è Pasalic a mancare incredibilmente il tocco vincente. I nerazzurri attaccano e mettono in difficoltà la Dinamo, ma non riescono a trovare la via del gol. Il gran lavoro offensivo di Muriel (che prova due volte il tiro dalla media distanza senza fortuna) è ottimo e apre spazi importanti. Al 20' altra pazzesca occasione per la Dea: sempre Gomez sfonda a destra e mette in mezzo, dove c'è Pasalic tutto solo che, ancora, manca l'impatto col pallone. Tre lisci pazzeschi che poteva significare tre gol. Fortunatamente, al 26', ecco l'episodio che può cambiare la partita: su un cross da destra di Toloi, Gosens con un tiro stupendo al volo colpisce la traversa e sulla ribattuta Muriel anticipa tutti e viene abbattuto. È rigore. Dal dischetto va proprio il colombiano, che con freddezza spiazza Livakovic, cancella l'incubo rigori e ci porta avanti meritatamente. La Dinamo a questo punto cresce di intensità, ma è ancora Muriel a sfiorare il gol: al 32', il numero 9 si invola in contropiede ma una volta entrato in area scivola e calcia alto. Al 34' altra grandissima occasione per i nerazzurri: Pasalic sfonda da sinistra e crossa, il portiere avversario non trattiene e Hateboer ha tutta la porta davanti, ma calcia addosso al difensore andato a coprire sulla linea. La risposta croata è immediata, con un bellissimo tiro a giro di Orsic da sinistra (alla Del Piero, per intenderci) e palla che colpisce la traversa (36'). Partita vivissima, con Muriel che al 39' cerca ancora il gol con un mancino mal calibrato dopo un bello scambio con Hateboer. Sul finale di tempo le squadre calano un po' l'intensità della bellissima partita e non succede più nulla.
Formazioni ufficiali
C'è solo un imperativo, stasera: vincere. L'Atalanta non ha alternative se vuole tenere vivi i sogni di gloria europei. E in un San Siro che trasuda passione, la Dea ospita quella Dinamo Zagabria che nella prima partita della storia nerazzurra in Champions ci ha rifilato quattro inattese pappine che ancora bruciano. Stasera c'è la certezza che sarà una serata diversa e un'Atalanta diversa. Speriamo in positivo. Ecco le scelte dei due allenatori, con Gasp che tiene in panchina Ilicic e si affida al Papu con Pasalic e Muriel.
ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Kjaer, Palomino; Hateboer, de Roon, Freuler, Gosens; Pasalic, Gomez; Muriel. All. Gasperini.
DINAMO ZAGABRIA (3-5-2): Livakovic; Teophile-Catherine, Dilaver, Peric; Stojanovic, Dani Olmo, Ademi, Ivanusec, Leovac; Petkovic, Orsic. All. Bjelica.
Ultime da Zingonia
di Fabio Gennari
Non c’è altra soluzione: per continuare a sognare e a restare in Europa l’Atalanta questa sera deve vincere. Si gioca a San Siro contro la Dinamo Zagabria (fischio d’inizio alle 21) e per i nerazzurri il conto matematico delle opzioni a disposizione è semplice: tre punti contro i croati e speranza che il City non perda con lo Shakhtar in casa. Combinazione possibile, gara da giocare con la testa e con il cuore perché dal punto di vista tecnico ci sono pochi dubbi: nella sfida di andata giocata a Zagabria i nerazzurri non si sono praticamente visti.
Le opzioni del Gasp, senza Zapata (che va in Spagna). Il tecnico nerazzurro ha praticamente tutta la rosa a disposizione tranne il colombiano Zapata. Duvan è fuori ormai da nove partite, il ragazzo non si sente a posto e ieri non è sceso in campo insieme ai compagni per la rifinitura sul campo centrale del Centro Bortolotti. La situazione è spinosa: quando un infortunio muscolare si trascina per così tanto tempo è chiaro che le ansie aumentano e la dimostrazione che qualcosa non va l'ha fornita la Gazzetta, che ha rivelato come l'attaccante proprio oggi, 26 novembre, sia in partenza per la Spagna, dove incontrerà uno specialista per curare il problema all'adduttore che ormai lo assilla da un mese e mezzo buono. Per il resto, con il ritorno tra i disponibili di Ilicic e Malinovskyi, la Dea ha a disposizione diverse soluzioni in più rispetto ad esempio all’ultima gara giocata con la Juventus, ma non è ancora chiaro se i due scenderanno o meno subito in campo. Difesa e centrocampo sembrano quasi fatti, unico punto d’attenzione è la questione diffidati (Toloi, Djimsiti, de Roon e Ilicic) con Kjaer e Masiello che potrebbero anche entrare nelle rotazioni.
Gasperini chiaro: serve vincere. Il tecnico nerazzurro si è presentato in conferenza stampa con il difensore Toloi. I concetti espressi sono quelli attesi e un paio di passaggi lasciano aperta la questione attaccante. «Rispetto alla gara di Zagabria sarà una partita diversa, noi sappiamo cosa dobbiamo fare mentre all’andata il loro pressing ci ha messo in grande difficoltà. Vedremo che partita sarà, a noi serve una vittoria, ma anche a loro non basta il pareggio perché poi all’ultima avranno il City. Zapata non c’è, non è guarito. Tornano Ilicic e Malinovskyi, ma anche Muriel sta meglio. È una partita da vincere nei 90 minuti, si può fare anche con le scelte in corso di partita». Le parole del tecnico lasciano dunque spazio alla possibilità che dall’inizio scenda in campo proprio il colombiano con la maglia numero 9 mentre per Ilicic e Malinovskyi sembra cucita apposta quella dichiarazione che riguarda la possibilità di vincere anche con i subentranti. Il concetto di base è che alla Dea non serve necessariamente una goleada per pareggiare la batosta dell’andata: l’1-0 è più che sufficiente per andare a Kharkiv e cercare la clamorosa impresa.
Oltre 27mila spettatori, 4mila da Zagabria. La partita di questa sera avrà una cornice di pubblico importante. Non si è sfondata quota trentamila come contro il City, ma agli oltre sedicimila abbonati ci sono da aggiungere circa settemila biglietti e il settore ospiti che è completamente esaurito. Per l’Atalanta in Coppa il target è questo, le presenze saranno maggiori rispetto alla gara con lo Shakhtar e di sicuro il clima sarà quello giusto per cercare la prima storica vittoria in Champions. Dal punto di vista dell’ordine pubblico, massima attenzione nei pressi dello stadio. I tifosi croati non sono agnellini, si vocifera di qualche centinaio di supporters in arrivo da Zagabria che si presenterà senza biglietto quindi è doveroso stare attenti all’esterno del Meazza. I sostenitori della Dinamo dovrebbero arrivare tutti dalla A4 con bus, van e automobili: i punti critici non mancheranno, la speranza è che fili davvero tutto liscio.