Dieci frasi in bergamasco sul nuovo anno
Passati i bagordi e i festeggiamenti, è il momento di chiedersi cosa ci riserverà l’anno a venire. Anche se, con la nostra mentalità fatalista, sappiamo bene che è meglio non aspettarsi niente…

di Vecchio Daino
Passati i bagordi e i festeggiamenti, dissipate le polemiche su botti e rumori molesti, è il momento di chiedersi cosa ci riserverà l’anno a venire. Anche se, con la nostra mentalità fatalista, sappiamo bene che è meglio non aspettarsi niente di diverso da quello che la vita ci ha insegnato. A meno che questo sia davvero l’an bù, per tutto. È quello che vi auguriamo.
1. A l’gh’à dét dò bale
Osservazione che trae un auspicio dalla presenza nella grafia dell’anno di due zeri, popolarmente accostati a una facile simbologia che non lascia presagire nulla di buono. [Trad: Ha nel numero due palle (gli zeri)]
2. A l’sarà stèss de chi óter
Non ci scaldiamo tanto per le novità, è risaputo. Così accogliamo il 2020 come faremmo con una nuova conoscenza, con un misto di diffidenza e scarsa fiducia nelle virtù del genere umano. [Trad: Sarà lo stesso dell’anno prima]
3. A l’m’à zamò peciàt
Ci basta poco per irritarci e qualcuno, in poco più di ventiquattro ore, ha già decretato la sua insofferenza anche per quest’anno. D’altronde, portarsi avanti aiuta. [Trad: Mi ha già stufato]
4. An bisestìl no val ü quatrì
Variante orobica del più noto «anno bisesto, anno funesto» è impregnato della stessa visione pessimistica. C’è da dire che se possiamo lamentarci di qualcosa pur senza conoscerla, lo facciamo più che volentieri. [Trad: Anno bisestile non vale un quattrino]
5. Sperém che l’sées l’an bù
L’eterna speranza non muore mai, persino nel roccioso animo bergamasco. Un lavoro più gratificante, un amore ideale, una nuova casa. Non si direbbe, ma anche noi siamo capaci di sognare. [Trad: Speriamo che sia l’anno buono]
6. L’è ön an de piö sö la gòba
I più realisti non mancano di sottolineare gli effetti nefasti dell’avanzare del tempo. E sono pronti ad anteporre alla gioia della scoperta la mestizia del decadimento. [Trad: È un anno in più sulla gobba]
7. L’è assé té sö i arie
C’è però un rimedio all’inesorabile scorrere degli anni: il ricorso al nostro indomito carattere che ci fa affrontare con piglio spavaldo le avversità della vita. E che non teme certo presunti eventi nefasti di un anno bisestile. [Trad: Basta tener su le arie]
8. A ghe sarà sèmper de tribülà
Ci sono certezze che non variano insieme alle stagioni. Una di queste è senz’altro la necessità di affrontare difficoltà di ogni sorta. Ma è così che tempriamo la nostra indole battagliera. [Trad: Ci sarà sempre da tribolare]
9. Me l’savrà quando l’è fenìt
Saggiamente, sappiamo che i bilanci si fanno alla fine. Non ha senso quindi interrogarsi su quello che verrà. Vale più la pena di vivere giorno dopo giorno, arte in cui, modestamente, siamo maestri. [Trad: Lo sapremo quando sarà finito]
10. Chèl che cönta l’è rià ‘n fì
Specialmente quando ci si avvicina a un’età molto avanzata, ogni anno che passa è vissuto come una personale conquista. Poco importa quello che accadrà, conta solo essere presenti, dall’inizio alla fine. [Trad: Quello che conta è arrivare alla fine]