Si è sentita tradita

Samantha Cristoforetti lascia l'Arma in silenzio (ma è polemica)

È pronta a svestire la bella divisa azzurra da aviatore e i gradi di Capitana dell’Aeronautica militare. Le tensioni erano nell’aria da tempo.

Samantha Cristoforetti lascia l'Arma in silenzio (ma è polemica)
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È pronta a svestire la bella divisa azzurra da aviatore e i gradi di Capitana dell’Aeronautica militare. Samantha Cristoforetti ha deciso di rompere con il suo passato e di uscire da un’Arma dalla quale si è sentita un po’ tradita. Non un commento. Non una spiegazione. Ma le tensioni erano nell’aria da tempo. Era nell’arma dal 2001, un battesimo che Samantha aveva sempre raccontato come il più bello della sua vita. Ma ora quell’amore si è rotto per sempre. Pare che le responsabilità pesino soprattutto sui vertici dell’Arma, che da qualche tempo hanno cercato di mettere nell’angolo «AstroSamantha» per mandare avanti altri candidati, ovviamente maschi, alle missioni spaziali. Uno choc, perché l’Aeronautica perde il suo testimone più famoso e più trainante. Samantha con questa decisione interrompe i legami istituzionali con l’Italia, rimanendo nell’organico a disposizione dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea. Dovrebbe tornare a viaggiare in una navicella nel prossimo 2022 incrementando il suo record di 199 giorni trascorsi in una stazione orbitante.

Perché si è arrivati a questo divorzio? Voci ufficiali non ci sono e così si avanza per ipotesi. Una molto credibile porta al nome di Walter Villadei, cosmonauta, che a novembre nel corso dell’incontro di pianificazione per il prossimo quinquennio di missioni europeo (il cosiddetto ministeriale) era stato sostenuto in modo molto esplicito dai vertici dell’Arma al tavolo delle trattative, mettendo in secondo piano Samantha. Villadei ha una parabola professionale molto diversa da quella della sua collega in quanto si è formato alla scuola russa intitolata al grande Yury Gagarin. Proprio nelle settimane scorse aveva superato l’ultima prova di sopravvivenza in mare. Come ha ricostruito Repubblica, Villadei però riveste sia il ruolo di candidato che di selezionatore all’interno dell’Ufficio generale dello spazio, incaricato di vagliare le qualità dei candidati italiani ad andare in orbita. In più Villadei ha tesaurizzato il rapporto con Mosca, in quanto lo scorso anno aveva indotto il premier Conte a dire un primo sì a una missione spaziale congiunta, ipotesi che si è arenata per eccesso di costi.

Ma tra i due, agli occhi dell’Esa, non c’è partita, visto che nonostante le pressioni dell’Arma, alla fine l’Agenzia europea ha scelto Samantha per le prossime missioni. Del resto lei è la donna con la più lunga permanenza nello spazio, avendo superato il record dell’americana Sunita Williams. Un record che è poi stato superato da due astronaute americane nel 2017. Davvero difficile privarsi di un talento così, in grado di reggere con grande maestria anche la passione mediatica. L’addio, che avviene in forme spoglie e senza nessuna enfasi, è previsto in questi giorni in una base friulana. Un addio reso possibile per la fine dei 19 anni di ferma obbligatoria che dal 2001 la legava al corpo delle Forze Armate. Certamente chi ci perde non è lei, anche se il divorzio deve esserle costato molto. Vediamo se ne parlerà.

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