Che festa all'Edonè per l'esordio dei Pinguini Tattici Nucleari all'Ariston!
di Matteo Rizzi
Che festa all'Edonè! Sembrava giocasse la Nazionale. Tanta emozione per i ragazzi, tanta voglia di cantare insieme, tanti volti noti del sottobosco musicale bergamasco in uno dei locali più rappresentativi e importanti per chi a Bergamo cerca di fare musica. Organizzata da Gattotoro, la serata in onore dei Pinguini Tattici Nucleari ha richiamato tantissime persone: le band si sono avvicendate sul palco eseguendo molti dei grandi classici del gruppo di scena a Sanremo regalando anche qualche chicca. Ci sono persone che hanno accompagnato parte del percorso della band e che ancora continueranno a farlo. È il caso di Fancho Bosio, che ha accompagnato in tour diverse volte i Pinguini, e Marco Ravelli, da anni fonico dei ragazzi, a cui ha registrato anche moltissimi brani. È il caso pure dei Dopplers, che prima di eseguire Il Paradiso degli Orsi Gay travestiti da prete e suora ricordano i "bei vecchi tempi": «Una volta i Pinguini ci aprivano i concerti. Adesso ci aprono il c**o». Eloquenti.
Foto di Disa Giox
Foto di Disa Giox
Foto di Disa Giox
Ci sono i Funky Lemonade, band in cui alle tastiere suona proprio Marco Ravelli, che fanno una versione da applausi di Sashimi (con Giulio Mastropietro dei Pau Amma alla voce). C'è un "supergruppo" improvvisato nei giorni scorsi formato sempre da Ravelli alle tastiere e Giulio Mastropietro alla voce, con Giorgio Pesenti degli Hobos in Dust alla chitarra, Luca Coluccia (dei Funky Lemonade) al basso e Fancho Bosio alla batteria: suonano Fuori dall'hype (che finisce delirando in Purple Rain di Prince). Ci sono i Midori Project e i SERP, ci sono le Camicie di Forza. Alla fine, semplicemente ci sono tutti: chi vuole va sul palco e suona. Finisce in una grande festa sulle note di Me Want Marò Back e Lake Washington Boulevard, oltre che a un bis di Sashimi da parte dei Funky Lemonade. Ci sono state solo due pause: una, ovviamente, per omaggiare i Pinguini Tattici Nucleari al momento del loro ingresso sul palco di Sanremo, seguito tramite un maxischermo allestito nella sala dove suonavano le band; la seconda, doverosa e sacrosanta, per seguire l'esibizione di Elettra Lamborghini.