Il Comune di Albino fa retromarcia: dopo le polemiche è stato annullato il mercato
Prima il via libera, poi la protesta social con il sindaco a difendersi e, infine, il dietrofront (con giustificazione poco chiara però)
Retromarcia: niente mercato ad Albino. Con una comunicazione giunta nella serata di martedì 19 marzo, il sindaco del Comune seriano, Fabio Terzi, e il comandante della Polizia Locale, Roberto Tisi, hanno annullato il mercato previsto per la mattina successiva.
Durante la stessa giornata, proprio il comandante Tisi aveva informato la cittadinanza del fatto che il mercato si sarebbe regolarmente svoltoil mercato si sarebbe regolarmente svolto. Una notizia che aveva scatenato la rabbia, soprattutto sui social, di molti cittadini, data la grande emergenza che si sta vivendo e l'invito a stare il più possibile a casa. Il sindaco Terzi aveva risposto alle polemiche spiegando che non era nei suoi poteri annullare il mercato e che aveva comunque invitato gli ambulanti a pensare bene se presentarsi o meno.
Nella serata, come detto, la retromarcia, nella quale si fa riferimento a una disposizione della Presidenza del Consiglio dei Ministri al riguardo. In realtà, come mostrano le decisioni di molti altri Comuni in diverse parti d'Italia, l'annullamento dei mercati era già fattibile sulla base del decreto emanato dal Governo per l'istituzione di una zona rossa. Semplicemente la norma era (oggettivamente) poco chiara e la sera di martedì 10 marzo, sul sito del Governo, la cosa è stata meglio esplicitata attraverso la risposta a una domanda. In ogni caso, al di là delle motivazioni, dato il delicato momento la scelta di annullare il mercato ci pare la più saggia e intelligente.