«Stop al trasporto pubblico. I morti a Bergamo? Quell'immagine non corrisponde ai nostri numeri»
Intervenuto su Rai3, l'esponente della Giunta regionale parla delle richieste fatte al Governo e di come, effettivamente, i dati su contagiati e decessi non diano una fotografia completa della situazione
«Abbiamo chiesto al Governo misure più stringenti. Va fermato il trasporto pubblico locale: chi si deve spostare usa il proprio mezzo, o le aziende si organizzano». Lo ha ribadito l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera intervenendo questa mattina (venerdì 20 marzo) ai microfoni della trasmissione Agorà su Rai3.
Nel corso della trasmissione è stato interpellato anche in merito al numero dei positivi e dei decessi, che potrebbero essere maggiori rispetto a quanto mappato fino a oggi. «Ci affidiamo alle linee guida dell’Istituto superiore di sanità, che prevedono che i tamponi si facciano solo a coloro che si presentano in ospedale con i sintomi da polmonite - ha proseguito Gallera -. Ci sono persone, probabilmente anziane, che per la velocità di trasmissione del virus non vengono individuate. Le immagini che arrivano dalla Bergamasca, con le bare nei cimiteri e i camion che trasportano le salme in altre regioni per la cremazione, danno un’immagine che non corrisponde al conteggio che abbiamo noi».
Tuttavia, ha precisato l’assessore regionale, «la mappatura ha fini statistici. La nostra maggiore preoccupazione oggi è non riuscire più a curare tutti coloro che ne hanno bisogno».