A Bergamo 7072 contagi, 344 casi in più. Continua la frenata dei numeri in Lombardia
Sul territorio lombardo si registra per il terzo giorno consecutivo un ulteriore rallentamento. Attesi in arrivo a Orio 150 medici russi per l'ospedale degli Alpini in Fiera
Dopo due giorni consecutivi di leggera frenata, a Bergamo oggi (mercoledì 24 marzo) tornano a salire i dati relativi alla crescita dei contagi da Coronavirus. La nostra provincia continua a essere la più colpita, con 7072 i positivi al Covid-19, 344 in più di ieri (il giorno precedente erano saliti di 257 unità). Nella città di Bergamo, complessivamente, sono 891 le persone contagiate (44 in più rispetto a ieri).
Sul territorio lombardo, al contrario, i numeri registrano un'ulteriore frenata. I soggetti positivi sono 32346 (1643 in più rispetto a ieri, il giorno prima l'incremento era stato di 1942). Il numero di pazienti ricoverati è di 10026 (315 in più, il giorno precedente erano stati 445 i nuovi accessi). A questi si devono aggiungere 1236 persone in terapia intensiva (42 in più, quando ieri invece erano aumentate di sole 11 unità). Purtroppo continua a essere molto alto il numero delle vittime salite a 4474, con 296 decessi in più nelle ultime 24 ore (il giorno precedente erano stati 402). Ulteriori 688 tamponi sono ancora in corso di verifica.
«In questi giorni abbiamo compiuto un passo in avanti facendo uno scalino verso il basso, il che ci rafforza nella consapevolezza che la strada intrapresa è quella giusta - ha commentato l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera -. A partire dal fine settimana scorso i dati sono scesi e ora il trend è costante. A Codogno anche oggi non abbiamo registrato nuovi casi e dagli ospedali lombardi ci hanno confermato che si è alleggerita la pressione nei pronto soccorso con una diminuzione degli accessi. Ora possiamo dire che abbiamo dati consolidati. È necessario continuare a restare in casa».
In serata, come confermato questa mattina dal governatore regionale Attilio Fontana, è atteso a Orio al Serio un gruppo di 150 medici, infermieri, operatori sanitari ed epidemiologi russi altamente specializzati, accompagnati da tecnici per la sanificazione degli ambienti, che verrà impiegato nell’ospedale degli Alpini in via di allestimento alla Fiera.