Gandolfi, sindaco di Treviolo, richiama all'ordine i treviolesi: «Il tempo del buonsenso è finito»
«Il tempo del buonsenso è finito! Ho chiesto alle forze dell'ordine di essere intransigenti». Ieri (giovedì 2 aprile) era toccato al sindaco di Bergamo Giorgio Gori e al sindaco di Seriate Cristian Vezzoli, oggi è stata la volta del sindaco di Treviolo, Pasquale Gandolfi, che ha richiamato all'ordine i propri concittadini invitandoli al rispetto totale dell'ordinanza regionale e del decreto legislativo in vigore.
Anche a Treviolo, purtroppo, si è registrato un aumento delle "passeggiate" dei residenti tra le vie del paese. «Con un certo rammarico devo in qualche modo riprendermi i complimenti di sabato scorso - si legge in un messaggio pubblicato su Facebook -. Sia mercoledì che ieri sono state troppe le persone viste ingiustificatamente per strada sia a piedi che in auto. C'è troppa gente inutilmente in giro. Lo certificano le forze di polizia locale e i carabinieri! Me lo scrive la Prefettura, al punto tale che da ieri sera le ambulanze, che dato il limitato traffico e per evitare angosce e patemi nell'ultima settimana erano state silenziate, sono state costrette nuovamente riprendere l'utilizzo delle sirene».
Come evidenzia il primo cittadino nell'ultimo mese sono scomparsi 43 treviolesi. A marzo del 2019 i decessi registrati erano stati 5. Per chi non lo avesse ancora capito, «Smettetela di sentirvi immuni - prosegue Gandolfi -. Vi comunico che ad oggi sono più di 100 i casi accertati di nostri concittadini che dopo aver effettuato il tampone risultano positivi al Covid-19, diverse centinaia di altri nostri concittadini sono a casa con sintomatologie evidenti riconducibili al medesimo virus e molti altri hanno sintomi lievi. Questo significa che nessuno di noi oggi può sentirsi tranquillo e protetto, anche se i numeri complessivi a livello provinciale danno timidi segni di regressione».