Oltre il dovere

Quando la prima linea è fra i monti: il grazie di Selvino a Maria Sara, angelo dei malati

La gratitudine della gente per l'infermiera domiciliare. «Una presenza che dà fiducia ai malati, competenza e dedizione regalate alla comunità»

Quando la prima linea è fra i monti: il grazie di Selvino a Maria Sara, angelo dei malati
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di Giambattista Gherardi

La segnalazione è arrivata da più parti, tutte concordi nel definirla «un vero e proprio angelo». Lei è Maria Sara Grigis, 46 anni, di Selvino. Nei giorni della pandemia da Coronavirus ha vissuto giorni intensi e infiniti per seguire tantissimi malati a domicilio, come di norma avviene nel quotidiano, dato che lavora per la Cooperativa Generazioni FA, che ha sede ad Albino. Un lavoro che mette necessariamente al centro la persona, la sua famiglia, il suo sistema di relazioni, il territorio che abita, prendendosi cura in particolare delle fragilità che nei giorni dell’epidemia sono, se possibile, ancor più urgenti e profonde.

Sara in queste settimane si è prodigata ben oltre le normali mansioni e il normale orario di lavoro, spendendosi a Selvino per aiutare chiunque abbia richiesto il suo aiuto. Una vera e propria missione che ha idealmente condiviso anche con il marito Giovanni e i figli Federico e Leonardo.

«Maria Sara è attiva in Val Seriana da circa 13 anni – confermano gli amati selvinesi – seguendo con dedizione nelle proprie case tanti pazienti oncologici, spesso anziani e soli. Nei giorni dell’epidemia ha moltiplicato le forze, mettendo a disposizione senza remore le proprie competenze per tutta la comunità. Le dobbiamo un pubblico ringraziamento, per nulla è scontato e dovuto. La sua presenza ha dato fiducia e sostegno a molti malati, necessariamente curati a domicilio. Troveremo il modo, alla fine dell’emergenza, di riconoscere anche pubblicamente la sua enorme disponibilità».

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