Elezioni rinviate, in undici Comuni bergamaschi si voterà tra settembre e dicembre
Spostate anche le Regionali. Alcuni governatori, però, chiedono che si possa votare in estate
È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale ieri (20 aprile) ed è in vigore da oggi il decreto legge che introduce disposizioni urgenti in materia di consultazioni elettorali per l’anno 2020, in considerazione dell’emergenza sanitaria da Covid-19. In sostanza, il decreto prevede che a maggio le urne resteranno chiuse e che tutte le votazioni che si sarebbero dovute tenere questa primavera slittino al prossimo autunno, in date comprese (e ancora non fissate) tra settembre e dicembre.
Oltre alle Regionali in Veneto, Liguria, Campania, Toscana, Marche, Puglia e Valle d’Aosta, anche diversi Comuni sarebbero dovuti andare al voto a maggio. Tra questi, anche undici bergamaschi: Sorisole, Valleve, Clusone, Almè, Gazzaniga, Cividate, Colere, Borgo di Terzo, Oneta, Parzanica e Fuipiano Imagna, per un totale di 37.366 abitanti. Tutto rimandato, sebbene non senza polemiche, dato che quattro presidenti delle regioni il cui voto è stato spostato hanno scritto al Governo per chiedere invece che si possa votare in estate: sono Giovanni Toti per la Liguria, Luca Zaia per il Veneto, Vincenzo De Luca per la Campania e Michele Emiliano per la Puglia. Uno schieramento bipartisan, due di centrodestra, due del Pd.
Se la finestra autunnale sarà confermata, è probabile che per Regionali e Comunali si pensi a un unico "election day", che potrebbe comprendere anche il referendum sul taglio dei parlamentari inizialmente previsto per il 29 marzo e già rinviato.