Riaprono anche i cimiteri di Bergamo (e non ci sarà più il limite di 15 persone per i funerali)
L'assessore Giacomo Angeloni ha presentato l'ordinanza firmata dal sindaco Gori. Tra marzo e aprile, il monumentale ha dovuto gestire oltre 3.200 morti, solitamente erano 1.200 in un anno
Con la "fase 2-bis", anche i cimiteri di Bergamo tornano alla loro normalità, sebbene condizionata dalle regole per contrastare il Covid. A dettare le linee guida è stato il sindaco Giorgio Gori con una ordinanza firmata ieri, venerdì 15 maggio, ed esposta in conferenza stampa (virtuale) oggi dall'assessore ai Servizi cimiteriali Giacomo Angeloni.
I funerali. A partire da lunedì 18 maggio decadranno i limiti attualmente in vigore per lo svolgimento dei funerali. In altre parole, non ci sarà più il limite delle quindici persone a funzione, in vigore dal 4 maggio. Inoltre, al monumentale si potranno tenere anche due funerali in contemporanea: uno all'interno della chiesa e un altro in uno spazio esterno apposito.
Il cimitero monumentale. Da lunedì 18 maggio, dopo due mesi, riaprirà al pubblico il cimitero monumentale, che sarà sempre aperto (quindi anche il mercoledì pomeriggio) e per più tempo, dato che si potrà entrare dalle 8 alle 19, con chiusura posticipata di due ore rispetto al passato. Si tratta di orari in vigore, per ora, fino al 18 giugno, poi si vedrà. L'ingresso avverà dal cancello Ovest (quello a sinistra, guardando il cimitero) e attraverso una fila distanziata. Sarà ovviamente obbligatoria mascherina e all'ingresso sarà anche misurata la temperatura. Chi dovesse entrare con le auto, invece, potrà farlo solo il mercoledì e il venerdì pomeriggio dalle 14 alle 18. È sospeso il servizio navetta interno.
La chiesa e le messe. Col cimitero, riapre anche la chiesa, che è stata sanificata anche nell'impianto di condizionamento. La sua capienza sarà di settanta persone sedute (non si potrà restare in piedi), a cui si aggiungono circa quaranta posti a sedere posizionati sul sagrato. Proprio per il numero ridotto di posti a disposizione, è stato aumentato il numero di messe: dal lunedì al venerdì se ne faranno due, una alle 8.15 e l'altra alle 16.30 (solo il mercoledì pomeriggio non ci sarà la messa). Il sabato ci sarà quella delle 8.15 e due prefestive: alle 15.30 e alle 17. Anche la domenica viene aggiunta una messa: le funzioni saranno alle 9, alle 10.30, alle 15.30 e alle 17. Tra una messa e l'altra ci sarà la sanificazione dei banchi. La Linea C che passa dal monumentale verrà potenziata, con una corsa ogni dieci minuti. Ovviamente, però, restano in vigore le norme di distanziamento valide per il trasporto pubblico, con ogni bus che potrà dunque portare molte meno persone di prima.
I cimiteri di Colognola e Grumello. Riaprono anche i cimiteri di Colognola e di Grumello. Al primo, riaperto in collaborazione con il Comune di Azzano, si potrà accedere tutti i giorni dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18, tranne il mercoledì pomeriggio, quando resterà chiuso. l'ingresso sarà consentito dal "lato" di Azzano, sempre con mascherine e previa misurazione della temperatura corporea. Il cimitero di Grumello, condiviso con il Comune di Lallio, riaprirà invece martedì 19 maggio, tutti i giorni dalle 8 alle 12. In questo caso, l'ingresso sarà dal "lato" di Bergamo.
Il lavoro fatto. Nelle ultime settimane di chiusura, ai cimiteri si è anche lavorato per mettere un po' di ordine. Sono state compiute le opere di diserbazione, anche grazie alla collaborazione dei volontari dell'associazione Mato Grosso. Fondamentale, sottolinea Angeloni, anche il lavoro con Aprica, che ha ripulito tutti i vasi con i fiori seccati o marciti.
Un po' di numeri. Angeloni sottolinea come, tra marzo e aprile, il cimitero monumentale si sia trovato a dover gestire oltre 3.200 morti, un numero enorme se si considera che la media era di circa 1.200 in un anno. Le cremazioni effettuate fuori provincia, alla fine, sono state 640. Al riguardo, è di questa settimana la notizia dell'accordo con Regione Lombardia per il rimborso delle spese sostenute dalle famiglie delle persone morte fuori provincia per il rientro a Bergamo delle salme. I costi erano elevati (si parla di 1,5 o 2 euro a chilometro percorso dai mezzi) e ora il Comune anticiperà le cifre alle famiglie, che dovranno presentare naturalmente delle pezze giustificative, poi Regione rimborserà il Comune.