I 45 Comuni bergamaschi scelti per i test sierologici di Ministero della Salute e Istat
È partito oggi il piano di analisi studiato dal Governo. Sono 33 mila le persone coinvolte in tutta la Lombardia e duemila i Comuni italiani. Di questi, una bella fetta è nel nostro territorio

È iniziata oggi, lunedì 25 maggio, in Lombardia l’indagine trasversale di siero-prevalenza sul Sars-CoV-2 condotta in Italia dal Ministero della Salute e dall’Istat su un campione di 194.650 persone. A seguito dell’accordo con il Ministero della Salute, Croce Rossa Italiana darà il proprio supporto all’indagine, i cui dati saranno consegnati in forma anonima, in ogni Regione.
In Lombardia, il contatto con le 33 mila persone facenti parte del campione vine gestito da volontari e operatori dei Comitati locali, selezionati dal Comitato Regionale di Croce Rossa e adeguatamente formati: un’attività di call center e monitoraggio che gli operatori condurranno dalle sedi dei Comitati o dalle proprie abitazioni, connettendosi alla piattaforma informatica sviluppata dal Ministero della Salute.
Sono ben 45 i Comuni bergamaschi (su duemila in tutta Italia) selezionati per l'indagini. Si tratta di: Albino, Almè, Almenno San Salvatore, Alzano Lombardo, Bedulita, Bergamo, Bonate Sopra, Bottanuco, Caravaggio, Cavernago, Cazzano Sant'Andrea, Chiuduno, Cisano Bergamasco, Clusone, Cologno al Serio, Comun Nuovo, Cortenuova, Costa di Mezzate, Covo, Dalmine, Fara Gera d'Adda, Foresto Sparso, Gandellino, Grassobbio, Lallio, Levate, Mapello, Martinengo, Mozzo, Ponte San Pietro, Pontirolo Nuovo, Pradalunga, Romano di Lombardia, San Giovanni Bianco, San Paolo d'Argon, Sarnico, Scanzorosciate, Seriate, Solza, Terno d'Isola, Trescore Balneario, Treviglio, Val Brembilla, Villongo, Zanica.
Obiettivo principale dello studio, auspicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, è valutare la risposta anticorpale raggiunta nel corso del tempo nei confronti di Sars-CoV-2 e le differenze tra le diverse fasce d’età, sesso, regione di appartenenza ed attività economica e altri fattori di rischio. I soggetti che dovessero risultare positivi nell’ambito della indagine sierologica, saranno sottoposti a tampone a cura del locale Dipartimento di Prevenzione per confermare il possibile stato di contagiosità.