La bibliotecaria di Grassobbio che, incinta di sette mesi, ha cantato per le vittime Covid
Eleonora Delzano, soprano, si è esibita insieme al coro. Domenica era anche il suo compleanno: «Cantare con la pancia è un’esperienza unica. Dopo questo periodo, noi future mamme siamo segno di speranza, di ripartenza»
di Stefano Nava
Emozioni forti nel ricordo di chi non c’è più: questo lo spirito che ha accomunato i sindaci della provincia presenti al concerto in ricordo delle vittime della pandemia, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella alle 20.30 di domenica 28 giugno, davanti al cimitero cittadino illuminato di candele e un blu soffuso. È stata proposta la Messa da Requiem di Donizetti del 1835 a cura dell’orchestra e del coro della Fondazione Donizetti Opera, diretta da Riccardo Frizza, mentre il direttore del coro è Fabio Tartari.
Tra i coristi presenti c’era Eleonora Delzano, soprano di Grassobbio che dal 2011 risiede in città, attualmente al settimo mese di gravidanza e al suo compleanno proprio in occasione della manifestazione commemorativa. A Grassobbio è conosciuta per il suo lavoro di bibliotecaria e ci parla delle sue emozioni per un evento così importante, con una gravidanza che può essere letta come un messaggio di speranza. «Cantare con la pancia è un’esperienza unica - dice Delzano -. Devo dire che tutti ci vedono di buon occhio e sono molto contenti poiché vedere, dopo questo periodo di Coronavirus, delle future mamme è segno di speranza, di ripartenza. Una sensazione che allevia un po’ quel senso di tristezza che accompagna la commemorazione».