La scoperta

Strada medievale negli scavi al Donizetti, possibile slittamento dei lavori

La Fondazione ha chiesto di rimuoverla per realizzare la vasca antincendio, ma la Soprintendenza non è d’accordo

Strada medievale negli scavi al Donizetti, possibile slittamento dei lavori
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La via per la riapertura del Teatro Donizetti entro l’autunno passa per una strada stretta. Una strada medievale, tra l’altro, rinvenuta durante gli scavi in piazza Cavour per la realizzazione della vasca antincendio, davanti al laghetto sotto la statua del compositore. L’architetto Luca Rinaldi, soprintendente all’archeologia, belle arti e paesaggio delle province di Bergamo e Brescia, sostiene che si  tratta di un reperto «storicamente significativo per la determinazione della topografia dell’area dell’antico prato di Sant’Alessandro in età medioevale, una via che si dipartiva da San Bartolomeo in direzione sud ovest, che ritroveremo probabilmente anche sull’altro lato del Donizetti. Un selciato con fondo d’argilla, di nove metri di larghezza, visibile per circa venti metri», come scrive oggi L’Eco di Bergamo.

La Soprintendenza vuole conservarla. La richiesta della Soprintendenza è stata di conservare il manufatto. Ma la Fondazione Teatro Donizetti non ci sta e ne chiede invece la rimozione, anche perché spostare la vasca altrove comporterebbe ulteriori costi. E tempo: almeno due mesi in più pare, perché si dovrebbe finire per scavare sotto il laghetto, correndo il rischio di trovare altri reperti. «Un eventuale diniego sarebbe causa di grandi difficoltà, i costi lieviterebbero e i lavori subirebbero un ritardo notevolissimo. Mi auguro che questo non accada», ha dichiarato Giorgio Berta, presidente della Fondazione Donizetti. La palla ora tocca alla Commissione regionale patrimonio culturale, che raduna tutti i soprintendenti della Regione: il responso dovrebbe arrivare nel giro di un paio di settimane.

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