Falli di mano e calci di rigore: la regola c'è e va applicata. Poi lottiamo per cambiarla
Una norma esagerata si può migliorare, non applicarla però diventa un errore ancora più grande

di Fabio Gennari
Da più parti, i due calci di rigore assegnati alla Juventus contro l'Atalanta sono stati considerati esagerati. Purtroppo per l'Atalanta, secondo il regolamento è stato giusto assegnarli e allora la domanda sorge spontanea: ma se una regola non va bene, perché mantenerla e non cambiarla? Questo approccio è corretto, ma nel momento in cui stai partecipando a una competizione bisogna applicare le regole che ci sono. Guardando più avanti, però, è innegabile che, se si vuole tornare ad un calcio "vecchio stile" e meno da "PlayStation", qualcosa bisogna fare.
A Torino il direttore di gara Giacomelli ha fatto quello che invece non ha fatto Rocchi nella gara di andata a Bergamo: quella sera di fine novembre il direttore di gara fiorentino non assegnò un calcio di rigore per fallo di mano di Emre Can e, soprattutto, non fermò Cuadrado all'inizio dell'azione che portò al pareggio della Juventus. Bisogna essere onesti: se hanno sbagliato due volte a sfavore della Dea, non è che adesso devono compensare. Quindi accettiamo i rigori dati alla Juve, guardiamo avanti e puntiamo al massimo: per cambiare le regole c'è tempo a fine stagione.