La risposta

Emergenza medici di base: ok all’aumento a 1.800 pazienti

Ordine e sindacati concordano: la proposta di Ats è inevitabile. «Ma la deroga non sia obbligatoria»

Emergenza medici di base: ok all’aumento a 1.800 pazienti
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I medici di base in provincia non basteranno più, e non c’è una soluzione ideale pronta da mettere in campo. Ne sono già andati in pensione a decine, quest’anno, e più di cento programmano di farlo nel prossimo triennio. E allora Ordine dei medici e sindacati dicono sì alla proposta di Ats: aumentare la soglia di assistiti da 1.500 a 1.800 pazienti per ogni medico oppure consentire agli specializzandi del corso di medicina generale di lavorare negli ambulatori. Il presidente dell’Ordine, Guido Marinoni, però specifica che l’aumento «deve essere opzionale. L’accordo collettivo nazionale che fissa la soglia a 1.500 pazienti può essere derogato. La deroga però non può essere imposta».

Soluzioni sempre rimandate. Marco Agazzi, segretario provinciale del sindacato Snami, dice a L’Eco di Bergamo che «le sostituzioni andavano programmate per tempo. Lo gridiamo da anni. La cosa fondamentale sarebbe aumentare ancora il numero delle borse di studio per il corso triennale che consente poi di diventare medici di base». Marcello Brembilla, segretario del Fismu, sostiene invece che «l’Italia è l’unico paese in cui i medici con titoli equivalenti o equipollenti non possono fare i medici di base. Stiamo parlando di persone con esperienza, che potrebbero risolvere il problema».

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