Amstaff ucciso a coltellate dopo una zuffa tra cani: «Un atto brutale»
A San Pellegrino
Un atto brutale, così lo definisce la proprietaria dell’Amstaff (non un Pitbull come inizialmente riferito) che martedì 11 agosto è stato ucciso a coltellate a San Pellegrino durante una zuffa con un Jack Russel. Secondo la dichiarazione rilasciata ai carabinieri una donna di 38 anni sarebbe uscita di casa lasciando libero il proprio jack russel, che sarebbe stato azzannato poco dopo dal molosso, che invece era tenuto al guinzaglio dalla proprietaria, una ragazza di 20 anni.
Tuttavia, la versione che la 20enne ha raccontato all’Eco di Bergamo è differente. In primis perché la giovane avrebbe tentato di tenere a distanza i due cani (invano perché il Jack Russel era libero) ma, soprattutto, perché il marito della donna proprietaria del cane di piccola taglia avrebbe continuato a infierire sull’Amstaff.
La ragazza ha infatti raccontato di trovarsi in compagnia di altre persone quando il JackRussel è sbucato sulla strada aggredendo il molosso. Pochi istanti dopo, l’uomo sarebbe uscito di casa e avrebbe colpito l’Amstaff con un coltello più volte, infierendo nonostante dopo il primo colpo messo a segno, per il dolore, il cane si fosse nascosto dietro la padrona e lei stessa avesse cercato di porre fine alla violenza.