Scuola, spettro didattica a distanza. Il governatore Fontana: «Dal Governo solo dubbi»
La campagna sierologica dovrà essere estesa anche agli insegnanti precari. Capienza ridotta sui mezzi pubblici. «Necessario un cambiamento nell'organizzazione scolastica, con scaglionamento degli orari di ingresso e di uscita combinato alla didattica a distanza»
«Sulla base di quanto stiamo apprendendo in queste ore, sarà necessario un cambiamento del modello di organizzazione scolastica, con scaglionamento degli orari di ingresso e di uscita combinato alla didattica a distanza». Parole che pesano come macigni, soprattutto a 18 giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico. A pronunciarle è stato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, intervenuto a margine di una videoconferenza alla quale hanno partecipato i ministri degli Affari regionali, della Salute, dell'Istruzione, e dei Trasporti e i rappresentati delle Regioni.
Il nodo principale da sciogliere in vista delle riaperture di settembre resta infatti la scuola, tema intorno al quale continuano a regnare dubbi e incertezze, nonostante le rassicurazioni dell’Esecutivo. «Dal Governo solo dubbi e incertezze. Sindaci, presidi, insegnanti e governatori attendono invece risposte concrete e attuabili – commenta il governatore -. Non è più possibile andare oltre. È giusto fare questa premessa perché siano chiare le responsabilità di un disordinato e inaccettabile avvio del nuovo anno scolastico».
«Il ministro dell'Istruzione – prosegue Fontana - ha confermato che non è stata ancora completata l'immissione in ruolo dei docenti, a cui dovranno seguire almeno altre due fasi: solo domani dovrebbe cominciare la cosiddetta “chiamata veloce” a cui dovrà poi seguire quella dell'assegnazione delle supplenze. È quindi poco chiaro come tutte queste complesse operazioni possano concludersi entro il 14 settembre».
Inoltre, la campagna di monitoraggio sierologico su base volontaria per testate il personale scolastico dovrà essere estesa anche agli insegnanti precari a cui saranno assegnate le supplenze. «Quindi – aggiunge - è evidente sin da oggi che tale procedura non si potrà concludere il 7 settembre con ciò che ne conseguirà in termini di presenza in classe degli stessi insegnanti». Qualora risultassero positivi agli anticorpi, infatti, dovranno essere sottoposti al tampone e in caso di positività anche a questo test dovranno necessariamente rispettare la quarantena.
Venendo poi al tema del trasporto pubblico locale, il presidente di Regione Lombardia sottolinea che il ministro dei Trasporti ha la presenza di problemi di capacità dei mezzi. «Il Comitato Tecnico Scientifico dovrà esprimersi sulle proposte delle Regioni di aumentare la possibilità di riempimento – conclude Fontana -. Ribadiamo, ancora una volta, che con le regole attuali moltissimi studenti non potranno salire sui mezzi pubblici per raggiungere la scuola. Tutto ciò, senza considerare che non ci sono i fondi aggiuntivi necessari per attuare nuove iniziative».