Mancano supplenti e insegnanti di sostegno, ma in molti rinunciano alla cattedra
C'è chi nel momento della chiamata non si presenta, causando tutta una serie di ritardi che a cascata si ripercuote sul sistema

Ogni anno è sempre la stessa storia, Covid o non Covid. Con l’inizio della scuola mancano all’appello supplenti e insegnanti. Nella Bergamasca, in particolare, su 12.500 insegnanti restano ancora da nominare circa 2.800 supplenti e altri 1.000 per il sostegno. Al di là delle difficoltà iniziali nella creazione delle graduatorie, come riporta Corriere Bergamo la criticità principale è rappresentata dal fatto che in molti rinunciano alla cattedra, lasciando così scoperti i posti.
Ci sarebbe infatti chi pur essendosi iscritto alla graduatoria provinciale, nel momento della chiamata da parte dell’ufficio scolastico provinciale non risponde e non si presenta per firmare il contratto, causando quindi tutta una serie di ritardi che a cascata si ripercuote sul sistema. Concluse tutte le procedure di convocazione si ricorrerà ad una graduatoria incrociata, in cui confluiscono i docenti delle varie classi di concorso che ad oggi non hanno ricevuto l’incarico in modo tale da assegnare le supplenze vacanti alle persone che hanno i punteggi più alti.
Molti docenti di sostegno, poi, rinuncerebbero alla nomina nei casi in cui si trovano in una buona posizione nelle graduatorie, in modo tale da ottenere una cattedra in una disciplina per la quale possiedono i requisiti per l’insegnamento. Nel frattempo, le convocazioni sono andate avanti ininterrottamente anche durante i primi tre giorni di attività scolastica e oggi (giovedì 17 settembre) dovrebbe essere pubblicato il secondo calendario per le convocazioni.