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In Lombardia mancano i vaccini, Carretta: «Pagati in anticipo e al doppio del prezzo»

Il consigliere regionale di Azione: «I ritardi che denunciavo in agosto hanno portato Regione Lombardia ad una corsa alle dosi antinfluenzali diseconomica e nemmeno sufficiente»

In Lombardia mancano i vaccini, Carretta: «Pagati in anticipo e al doppio del prezzo»
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È da prima dell’estate che si sente ripetere incessantemente che vaccinarsi contro l’influenza sarà fondamentale per distinguere tempestivamente i casi di malanni stagionali da quelli di infezione da Covid-19. La domanda è: ci sono abbastanza dosi per tutti i cittadini? Ad oggi pare di no. Nonostante le rassicurazioni dell’assessore al Welfare Giulio Gallera, «sui vaccini antinfluenzali si sta generando il caos che l’opposizione temeva già dall’estate – sottolinea il consigliere regionale di Azione Niccolò Carretta -. Pian piano che si avvicina l’autunno si scoprono dettagli nuovi su una scarsissima organizzazione circa l’approvvigionamento, la comunicazione e la somministrazione. I ritardi che denunciavo in agosto hanno portato Regione Lombardia ad una corsa alle dosi antinfluenzali diseconomica e nemmeno sufficiente».

Come se non bastasse, al ritardo nell’approvvigionamento dei vaccini si sommerebbe il pagamento anticipato delle dosi al doppio del loro prezzo. «Oltre al danno di aver perso tempo prezioso è arrivata pure la beffa – aggiunge Carretta -, da alcune agenzie di stampa si scopre che per sperare di recuperare le dosi mancanti, cosa ormai quasi impossibile, Regione Lombardia dovrà pagarle in anticipo ad un prezzo doppio rispetto ai mesi scorsi e pari a 15 milioni di euro. Avevamo avvertito Regione Lombardia, la quale tramite Gallera ci ha sempre risposto in maniera altezzosa e stizzita. I nodi, però, sono venuti al pettine e di questa responsabilità chiederanno conto tutti i cittadini, non solo il sottoscritto».

Stando a quanto ha dichiarato all’Ansa Marco Trivelli, direttore generale Welfare della Lombardia, la Regione Lombardia si sarebbe assicurata l'arrivo di 2,5 milioni di dosi antinfluenzali, che però non sono ancora arrivate. Le prime consegne sono previste per la metà ottobre e, di conseguenza, la campagna vaccinale dovrebbe iniziare tra il 15 e il 25 ottobre. La quantità di vaccini acquistata, a detta delle autorità regionali, consentirà di coprire tutta la popolazione a rischio, ossia gli anziani, le persone fragili e gli operatori sanitari. Resta quindi un’ultima domanda: se è fondamentale che tutti si vaccinino contro l’influenza, qualora le dosi non fossero sufficienti, i giovani e le persone sane come dovranno comportarsi?

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