Ci eravamo tanto amati

Il sindaco di Cene difende l’esclusione di Valoti: «I patti erano chiari e vanno rispettati»

Dopo la nomina dell'esecutivo, privo del candidato di maggioranza che ha ottenuto il maggior numero di preferenze e figlio del primo cittadino morto a marzo per il coronavirus, Moreni difende le sue scelte: «Cento preferenze non sono un plebiscito e non garantiscono nulla»

Il sindaco di Cene difende l’esclusione di Valoti: «I patti erano chiari e vanno rispettati»
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di Giambattista Gherardi

Inutile dire che la notizia ha destato non poca sorpresa in tutta la Valle Seriana, ma il sindaco Edilio Moreni si dice «assolutamente sereno, forte di scelte condivise ben prima della consultazione elettorale». L’esclusione dalla nuova giunta di Alessandro Valoti (primatista di preferenze alle elezioni e figlio del defunto sindaco Giorgio) pare non essere stata indolore, anche se l’interessato si trincera per ora dietro a un formale «no comment». A Cene la tornata elettorale del 20 e 21 settembre ha visto confermata per soli 27 voti di scarto la lista della Lega Nord, che qui governa ininterrottamente da 30 anni, quando nel 1990 fu eletto Franco Bortolotti, primo sindaco del Carroccio in tutta Italia. Il 29 settembre il sindaco Moreni ha annunciato composizione della giunta e il primo consiglio per il 6 ottobre alle 21.

«Non c’è nessun fulmine a ciel sereno - sottolinea il primo cittadino, 66 anni (nella foto di apertura con Matteo Salvini e il neo vicesindaco Andrea Camozzi - ma il semplice compimento di quanto concordato prima delle elezioni, quando ad agosto ho accettato la candidatura e lavorato alla formazione del gruppo. Viste le esperienze precedenti, ho chiesto che fossimo liberi da vincoli esterni nel comporre la squadra, puntando decisamente su chi poteva da un lato garantire conoscenza diretta dei problemi da affrontare e, più in generale, su persone che potessero dedicare il proprio tempo a un impegno certamente gravoso. È un patto cui tutti, compreso Alessandro, hanno aderito serenamente. Le scelte effettuate all’indomani di un’elezione certamente risicata sono state conseguenti: Marcella Bazzana continuerà a seguire i Servizi sociali dopo aver guidato il Comune in mesi difficilissimi quale vicesindaco; Andrea Camozzi, che negli stessi mesi ha seguito cantieri e appalti, seguirà i Lavori pubblici e ha la delega di vicesindaco. Davide Bonsembianti (Sport e Tempo libero) e Patrizia Stefenetti (Cultura e Pubblica istruzione) sono figure nuove, ideali per competenze e passione».

Edilio Moreni con Matteo Salvini il 16 settembre 2020 a Cene

«Quando abbiamo iniziato a lavorare alla nuova lista - aggiunge Moreni - eravamo consapevoli di dover rimontare la china. I dati raccolti in paese ci davano ampiamente perdenti, al punto che a molti avevo confidato che avrei ritenuto un successo anche un’eventuale sconfitta per una manciata di voti. Questo era lo scenario sino a pochi minuti dalla fine dello scrutinio, con gli esponenti della Lista Civica che già ipotizzavano brindisi e festeggiamenti. Poi è arrivata la volata finale e abbiamo ritrovato il sorriso. Già lo scorso anno, nonostante la vittoria con Valoti, erano arrivati segnali chiari, con una vittoria risicata (allora per 89 voti, ndr) contemporanea a una consultazione europea che a Cene aveva visto la Lega al 70 per cento. Era quindi necessario cambiare passo e preparare un salto generazionale, senza personalismi. Abbiamo deciso insieme di lavorare tutti e ciascuno per la squadra».

I 96 voti di preferenza presi da Alessandro Valoti hanno messo sul tavolo una questione nuova e Moreni, pur senza sbilanciarsi, lascia intendere che qualche “straccio” sia volato alla riunione di maggioranza. «Nessuno ha fatto campagna elettorale per sé, ma solo e soltanto per il progetto di rinnovamento e rilancio che abbiamo proposto agli elettori. Siamo rimasti tutti basiti dalla reazione sopra le righe di Valoti nell’incontro di gruppo successivo alle elezioni. Cento preferenze sono molte, ma non sono un particolare plebiscito e certo non garantiscono alcun diritto, ancor meno “di famiglia”».

Alessandro Valoti con il padre Giorgio, morto a marzo 2020 per il coronavirus

Edilio Moreni non si sottrae al confronto e conferma la volontà di tenere una linea «improntata alla chiarezza e al dialogo», anche con la Lista Civica di Anna Gusmini. «Un gruppo che ottiene il 50 per cento dei consensi - sottolinea - non può essere definito di minoranza». Il 6 ottobre ci sarà, come detto, la prima seduta di Consiglio comunale e forse sarà chiaro se il mutismo (almeno pubblicamente) di Valoti diventerà qualcosa di più e di diverso. «Sul tavolo ci sono tutte le deleghe anche per rappresentare il Comune di Cene in enti territoriali e vallari - conclude Moreni - e ci sarà tanto lavoro per tutti. È evidente che dovrò delegare persone che condividano l’impostazione mia e del gruppo, meritando per questo piena fiducia».

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