Le parole del mister

Il video della conferenza stampa di Gasperini (che recupera Gosens) prima del Midtjylland

Alla vigilia della sfida contro i danesi, fanalino di coda del girone, il tecnico della Dea non fa calcoli e pensa solo ai prossimi 90 minuti. Con lui anche Djimsiti

Il video della conferenza stampa di Gasperini (che recupera Gosens) prima del Midtjylland

di Fabio Gennari

«Dobbiamo pensare alla nostra gara e basta, potrebbe anche vincere l’Ajax in casa del Liverpool. Quindi niente calcoli. Speriamo di arrivare all’ultima con due risultati a disposizione, ma anche questa opzione non sarà decisiva per la qualificazione: si deve comunque giocare l’ultima ad Amsterdam. Pensiamo solo alla nostra gara e diamo il meglio domani, al resto pensiamo dopo». Gian Piero Gasperini, alla vigilia della penultima partita di Champions League con il Midtjylland, non vuol fare troppi calcoli.

Contro i campioni di Danimarca («Affrontiamo una squadra che comunque ha vinto il campionato e ha dato del filo da torcere a tutti», ha dichiarato alla vigilia), l’allenatore nerazzurro dovrà ancora fare a meno di Pasalic, Malinovskyi e Miranchuk, oltre che di Gollini, ma potrà contare su Gosens («È recuperato») e si giocherà insieme ai suoi ragazzi una qualificazione molto diversa rispetto all’anno passato.

«Rispetto all’anno scorso, in Europa siamo più avanti. Abbiamo già la certezza di giocare una coppa anche a febbraio, possiamo qualificarci in Champions League e sarebbe un grande risultato visto anche il girone. Già questo è motivo di soddisfazione, giochiamo con il Midtjylland e poi penseremo ad Amsterdam». Certo, per battere i danesi serve tornare subito al gol. «Siamo migliorati sotto certi aspetti – conclude il tecnico -, siamo più compatti e concediamo poco. Stranamente ci è mancata un po’ di freschezza in zona gol. Li serve sempre stare al meglio, però abbiamo creato molto ed è difficile trovare una spiegazione: abbiamo fatto fatica nelle ultime 2 gare di campionato. È una situazione momentanea, guardiamo avanti e pedaliamo, come ha detto il Papu».