Il primo vaccinato contro il Covid a Lecco è Emanuele Moretti, infermiere di Mozzo
Il 33enne bergamasco lavora all'ospedale cittadino ed è volontario nei Vigili del Fuoco. La primavera scorsa era diventato un simbolo del grande impegno, anche affettivo, del personale sanitario durante la pandemia
È bergamasco il primo operatore sanitario a cui è stato somministrato il vaccino anti-Covid ieri (domenica 27 dicembre) a Lecco. Si tratta di Emanuele Moretti, 33enne di Mozzo, originario dello Sri Lanka, infermiere dell'ospedale cittadino di Lecco. Moretti è noto perché è anche volontario nel Corpo Nazionale Vigili del fuoco dal 2006.
«Con il mio lavoro assisto persone malate e fisicamente deboli - ha raccontato il 33enne a Il Giorno -. Ho deciso di offrirmi volontario e di vaccinarmi subito per loro, per essere sicuro di non trasmettere questo virus». Quella di vaccinare Moretti per primo non è stata una scelta casuale: durante la prima ondata, infatti, è diventato un po' il simbolo del grande lavoro svolto da infermieri e personale sanitario in generale a Lecco per fare in modo che le famiglie potessero stare comunque vicini alle persone ricoverate. Moretti, infatti, era stato protagonista di una bella storia circolata su Facebook: prima che un uomo di 73 anni morisse di Covid era riuscito a leggergli il messaggio che avevano scritto per lui i suoi nipoti.
Una decina di giorni fa (il 16 dicembre per la precisione), inoltre, Moretti si era incontrato con il prefetto di Lecco, il dottor Castrese de Rosa, che aveva voluto ringraziarlo a dimostrargli vicinanza dopo che il 33enne era rimasto vittima di un brutto e deprecabile insulto razzista. «Emanuele - aveva commentato il dottor Castrese de Rosa -, che svolge una professione in ambito sanitario ed è, altresì, volontario dei vigili del fuoco, è un esempio di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani, che merita il plauso dell’intera comunità».