Zona rossa in Lombardia, la decisione del Tar in merito al ricorso slitta a lunedì
Il Tar del Lazio ha deciso di aggiornare l’udienza all’inizio della prossima settimana e, nel frattempo, acquisirà ulteriori dati epidemiologici
Fino a lunedì 25 gennaio, come minimo, i lombardi resteranno in zona rossa. Al termine dell’audizione di quest’oggi il giudice monocratico del Tar del Lazio ha infatti deciso di aggiornare l’udienza per l’inizio della prossima settimana e, nel frattempo, acquisirà alcuni dati epidemiologici attraverso un decreto istruttorio. Questi ulteriori quattro giorni serviranno a valutare meglio l’evoluzione della curva epidemiologica e dell’emergenza sanitaria, sulla base di numeri aggiornati.
Il ricorso contro la zona rossa fissata dall’ultimo Dpcm era stato presentato da Regione Lombardia martedì scorso. In particolare, il Pirellone contesta gli indicatori adottati per la classificazione delle Regioni nelle diverse fasce di rischio. «Si impugna il Dpcm nella parte in cui vengono dettati i criteri per la classificazione – aveva specificato il presidente Attilio Fontana - facendo riferimento agli scenari e al livello di rischio anziché in prevalenza all’incidenza».
Negli ultimi giorni era emersa poi l’indiscrezione che tra Regione ed Esecutivo si fosse intavolata una trattativa per la quale il ricorso sarebbe stato ritirato se Roma avesse dato il via libera a una sospensione dell’ordinanza e, di conseguenza, al ritorno in zona arancione. Il Ministero della Salute avrebbe smentito la notizia, mentre la stessa sarebbe stata confermata dal neo assessore lombardo allo sviluppo economico Guido Guidesi.
Le speranze dei lombardi di ottenere un parziale allentamento delle restrizioni è nelle mani del Tribunale amministrativo, visto che qualora il ricorso dovesse essere rigettato la Lombardia resterebbe in zona rossa almeno fino alla fine di gennaio. O almeno così stabilisce il decreto governativo.