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Regione Lombardia ha presentato ricorso contro la zona rossa: «Ingiusta e penalizzante»

Lo ha reso noto il governatore Fontana durante l'intervento in Consiglio regionale. Carretta (Azione): «Se ci sono dati diversi da quelli del Governo, li faccia vedere ai cittadini. Strumentalizzare gli indici è scorretto»

Regione Lombardia ha presentato ricorso contro la zona rossa: «Ingiusta e penalizzante»
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Dopo l'annuncio della sera di venerdì 15 gennaio e la conferma di ieri, lunedì 18, stamattina (19 gennaio), in Consiglio regionale, il governatore Attilio Fontana ha reso noto che la sua Giunta ha presentato ricorso al Tar contro l'imposizione della zona rossa in Lombardia.

«Come anticipato nei giorni scorsi abbiamo presentato ricorso al Tar contro la decisione del Governo. Abbiamo anche chiesto al ministro della Salute, Roberto Speranza, di rivedere i parametri che regolano questa decisione, così impattante sulla vita dei nostri cittadini e delle nostre imprese», ha detto Fontana davanti ai consiglieri regionali in quel del Pirellone.

Il governatore ha poi rimarcato le motivazioni del ricorso: «Credo sia oggettivamente evidente che la Lombardia e i lombardi hanno fatto, e stanno facendo, la loro parte con responsabilità e spirito di sacrificio. Per questo ritengo che l'assegnazione della zona rossa sia fortemente, e ingiustamente, penalizzante per la nostra regione».

In particolare, Fontana nei giorni scorsi aveva affermato che i colori alle varie zone d'Italia venissero imposti sulla base di dati non attuali, ma vecchi di almeno una settimana, se non dieci giorni. Circa la nuova zona rossa in Lombardia, aveva detto che i dati presi erano relativi al 30 dicembre 2020, dati di molto migliorati nei primi giorni di gennaio.

«Mi auguro davvero - ha concluso il numero uno regionale - che possa riunirsi presto di nuovo il tavolo di confronto con le Regioni per rivedere, con il ministro Speranza, i parametri di riferimento». Nello specifico, Fontana nella conferenza stampa di ieri ha precisato che «si impugna il Dpcm nella parte in cui vengono dettati i criteri per la classificazione facendo riferimento agli scenari e al livello di rischio anziché in prevalenza all’incidenza».

Intanto, la richiesta inviata al Governo dalla vicepresidente regionale, nonché assessore al Welfare, Letizia Moratti, che richiedeva una sospensione della zona rossa fino al verdetto del Tar non è ancora stata presa in valutazione. Così come resta al momento sul tavolo del ministro Speranza l'ipotesi di prevede una deroga alla zona rossa per la Bergamasca, richiesta avanzata dal territorio e resa ancor più solida dal dossier stilato da Ats Bergamo.

C'è chi però, nelle opposizioni, resta molto critico circa il metodo usato da Regione. Niccolò Carretta, consigliere regionale bergamasco di Azione, ha così commentato il ricorso presentato dal governatore Fontana: «Assurdo ricorrere sulla zona rossa senza prima dare una chiara e trasparente pubblicazione dei dati in possesso da Regione Lombardia. Se il presidente Fontana e l’assessore Moratti hanno dati diversi dal Governo, li facciano vedere ai cittadini, perché stare in zona rossa non piace a nessuno e strumentalizzare, politicizzando gli indici, è scorretto nei confronti dei sacrifici dei cittadini lombardi».

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