la raccolta fondi

Tragica morte di Natalia, a Montello scatta la gara di solidarietà per aiutare il figlio

La donna è morta domenica scorsa dopo essere rimasta coinvolta in un incidente stradale lungo la ex statale 42, nella galleria Montenegrone. La salma farà ritorno in Ucraina per i funerali. La squadra di calcio in cui gioca suo figlio Oleg ha lanciato l'iniziativa

Tragica morte di Natalia, a Montello scatta la gara di solidarietà per aiutare il figlio
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La comunità di Montello è rimasta profondamente scioccata dalla notizia della tragica e improvvisa morte di Natalia Dovgalyuk, la mamma quarantaquattrenne di origini ucraine rimasta coinvolta in un incidente stradale accaduto nella serata di domenica (31 gennaio) lungo la ex strada statale 42.

Subito, come riporta l’Eco di Bergamo, è scattata una gara di solidarietà per sostenere economicamente il figlio di 18 anni, Oleg, rimasto solo. Una raccolta fondi promossa in primis dalla Nova Montello, società sportiva per la quale è tesserato il giovane, che gioca a calcio in categoria Juniores, e alla quale hanno già aderito tantissime persone di Montello, famiglie della Nova, società sportive amiche e aziende.

In poche ore, grazie alla sottoscrizione, sono già stati raccolti circa cinquemila euro. «Siamo davvero onorati del riscontro che la nostra iniziativa sta avendo – ha scritto la Nova Montello in un post su Facebook -. La raccolta fondi per il nostro Oleg continua. Chiunque voglia partecipare, in qualsiasi modo, non esiti a contattarci. Intanto, grazie davvero a tutti».

La salma della giovane madre, all’indomani dell’incidente, era stata trasferita al cimitero di Seriate. Nella mattinata di lunedì, il magistrato aveva rilasciato il nullaosta alla sepoltura e il corpo di Natalia farà ritorno in Ucraina per i funerali.

Chiunque voglia contribuire alla raccolta fondi può seguire le indicazioni riportate nell'immagine qui sopra, oppure contattare la società sportiva su Facebook, oppure scrivendo all’indirizzo mail novamontello@gmail.com. A fianco del ragazzo sono scesi anche l’associazione Ucraini Bergamo e il patronato San Vincenzo.

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