L'Atalanta ha messo di nuovo le ali: Gosens devastante e bravissimo anche Maehle
Bravi entrambi i giocatori di fascia scelti da Gasperini, la squadra è in palla e la fluidità di manovra sulle fasce ha fatto ancora la differenza
di Fabio Gennari
Uno ha fatto "doppietta" (rete del 2-1 e autorete che ha regalato al Napoli il punto del 3-2), l'altro non doveva essere convocato e invece si è trovato titolare giocando pure novanta minuti. Gasperini, nonostante l'assenza molto pesante di Hateboer, può sorridere davvero perché Robin Gosens e Joakim Maehle contro il Napoli hanno dimostrato di essere assolutamente in palla.
Il laterale tedesco ha segnato il suo settimo gol in campionato (fanno otto in stagione con la rete segnata sul campo del Liverpool) e anche se l'autorete su cross di Politano ha un po' sporcato la sua prestazione, la gara giocata contro il Napoli è l'ennesima dimostrazione di come sulla corsia mancina il terzino della Germania sia ormai pienamente in controllo della situazione. Sia in fase di copertura che di spinta.
Nel primo tempo di Atalanta-Napoli, con Politano dalla sua parte, è stato attento e giudizioso. Nessun rischio, alcune chiusure importanti e un paio d'iniziative interessanti in attacco. Dopo il riposo, Gosens ha segnato il gol del 2-1 e ha rilanciato tantissime volte l'azione: l'angolo da cui è nato il 4-2 lo ha conquistato lui, costringendo Meret alla paratona in angolo. Certo, quel momento in cui si è accasciato toccandosi la zona dell'inguine ha fatto spaventare tutti, ma a quanto pare non è nulla di grave.
Passando alla corsia di destra, i segnali arrivati da Maehle sono davvero importanti. Il danese è in Italia da un mese e mezzo eppure il suo rendimento è già di altissimo livello e quello che colpisce di più è la personalità che dimostra. Se ti limiti a tenere la zona e appoggi dietro non rischi nulla; Maehle invece ha subito preso in mano la situazione, anche contro il Napoli, e si è spinto fin sul fondo con grande continuità.
Il prossimo step per il numero 3 della formazione orobica è trovare maggior qualità nella rifinitura, al cross e al tiro c'è ancora qualcosa da registrare ma nel complesso (considerando anche che non parla ancora italiano) c'è davvero da essere soddisfatti di un ragazzo che ha già tutto quello che serve per giocare da titolare in una squadra che battaglia ai vertici della Serie A, si gioca gli ottavi di Champions ed è in finale di Coppa Italia.