Su ricoveri e accessi al pronto soccorso, il Papa Giovanni: «Ospedale in Fiera già pronto»
L'Azienda socio sanitaria spiega che «resta importante la necessità di posti letto di area critica, che rappresentano il 40 per cento dei ricoverati totali»
I contagi aumentano, spinti anche dalla diffusione dei focolai legati alla variante inglese, e di conseguenza aumentano anche le ospedalizzazioni. A Brescia hanno già iniziato a dirottare i pazienti verso le strutture sanitarie delle altre provincie, ma anche nella Bergamasca il quadro complessivo sta mutando.
Secondo l’ultimo aggiornamento eseguito dall’Asst Papa Giovanni XXIII, a oggi (venerdì 26 febbraio) gli accessi e i ricoveri al pronto soccorso di Bergamo per casi di coronavirus nell’ultima settimana si sono attestati sui tre al giorno, contro i due del monitoraggio precedente.
«Negli ultimi giorni – sottolinea l’Azienda socio sanitaria territoriale - si assiste a un ulteriore aumento della richiesta di posti letto Covid che sembra stabilizzare la tendenza delle ultime due settimane. Resta importante la necessità di posti letto di area critica, che rappresentano il 40 per cento dei ricoverati totali».
L’aumento delle ospedalizzazioni preoccupa e, di conseguenza, l’attenzione non può che cadere nuovamente sull’ospedale allestito nella Fiera di Bergamo, in via Lunga. Padiglioni che però, a partire da lunedì 1 marzo, ospiteranno le vaccinazioni degli over80 (sono previste circa 360 somministrazioni al giorno, dal lunedì al sabato). In ogni caso, la struttura resta sotto la gestione della Asst fino al 31 marzo, dunque in caso di necessità si potranno ricoverare nuovamente anche lì dei pazienti: l'ospedale non è stato smantellato e occupa un'area diversa da quella che verrà utilizzata per le vaccinazioni.
«Al momento, l'attività di degenza presso il presidio medico avanzato alla Fiera resta sospesa – aggiunge l’Asst Papa Giovanni XXIII -. Il presidio resta allestito per potersi riattivare in breve tempo in caso di evoluzione in peggioramento del quadro pandemico».