Il sindaco di Albano non si dimette: «Ho giurato amore eterno al mio paese»
Dopo lo scandalo scoppiato in paese, il primo cittadino Maurizio Donisi ha annunciato di non voler rinunciare al suo impegno pubblico nonostante avesse messo una telecamera nascosta nel bagno delle insegnanti nella scuola dove insegna
Dopo lo scandalo scoppiato in paese una decina di giorni fa, il sindaco di Albano Sant’Alessandro Maurizio Donisi rompe il silenzio e torna a parlare in pubblico. Lo fa sui social, con un messaggio pubblicato sulla propria pagina Facebook nel quale, annunciando le regole previste dal passaggio in zona arancione, sottolinea che il proprio impegno a servire i cittadini non verrà meno, nonostante «gli atti di sciacallaggio» della politica.
«Oggi che vicende personali, del tutto estranee alla pubblica amministrazione, mi coinvolgono, e verranno affrontate in altre sedi, non vengo meno al mio impegno – scrive -. Sono qui, umilmente, a fianco dei miei concittadini e del mio paese al quale ho giurato amore eterno». Un messaggio forte anche del fatto che la maggioranza in Consiglio non ha scaricato Donisi, 52 anni, al secondo mandato amministrativo, bensì ha fatto quadrato intorno a lui.
«Al paese bisogna voler bene veramente ed è quando si sta male che l'amore quello vero, quello sano esce senza "se" e senza "ma" – si legge nel messaggio pubblicato dal primo cittadino -. Progetto Albano nasce con l'idea di "servire il paese". Progetto Albano e il suo sindaco non si sono mai "fatti grandi" spegnendo la luce degli altri. Progetto Albano ha vissuto e vive di propria luce. Di giorno e di notte, quando io stesso ero ammalato di Covid e le ambulanze squarciavano il silenzio portando via i nostri cari, il mio impegno e l'impegno di tutta la mia fantastica e onesta Giunta non è diminuito anzi è aumentato».
La vicenda
Maurizio Donisi è indagato per interferenze illecite nella vita privata, con l’aggravante della funzione pubblica svolta, per aver installato una microcamera nel bagno usato dalle maestre nella scuola elementare del paese (dove lui stesso insegna). Un gioco erotico finito male, orchestrato con una collega-amante che però è stato scoperto da un’altra insegnante.
La collega-amante, infatti, quel giorno non si è presentata a scuola per un imprevisto e Donisi non è riuscito a rimuovere in tempo la microcamera, nascosta nell’erogatore della carta igienica.