Indagato

Telecamera nel bagno delle colleghe: nei guai il sindaco maestro di Albano

Venerdì 19 un'insegnante della scuola dove lavora Maurizio Donisi ha scoperto la microcamera. Il primo cittadino ammette ma si giustifica: «Solo gioco erotico»

Telecamera nel bagno delle colleghe: nei guai il sindaco maestro di Albano
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Uno scandalo ha sconvolto in questi giorni Albano Sant’Alessandro. Al centro della vicenda il sindaco Maurizio Donisi, che è anche maestro della scuola elementare del paese. Proprio all’interno dell’istituto, come scrive il Corriere della Sera Bergamo, è stata rinvenuta venerdì 19 febbraio, nel bagno delle docenti, una piccola telecamera, nascosta nell'erogatore della carta igienica e fissata con del nastro adesivo.

A fare la scoperta una collega, che ha subito avvertito la dirigente dell’istituto Matilde Naccarato che, accertata la presenza del dispositivo, ha iniziato a convocare singolarmente i docenti e ha chiamato i carabinieri. Finché il primo cittadino ha fatto “outing”: ha ammesso  di aver messo lui lì la telecamera per un gioco erotico con una collega sposata, della quale non ha voluto fare il nome. E la telecamera, ha sottolineato, è rimasta accesa solo per la giornata del “gioco”.

Sembrerebbe però che nelle immagini registrate non figuri solo la collega, anche se - sequestrata la microcamera e il cellulare di Donisi - la vicenda sembrerebbe destinata ad esaurirsi. Nel frattempo è stato aperto nei suoi confronti un procedimento disciplinare, anche se nessuna conferma è arrivata dalla dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Patrizia Graziani, che ha comunque assicurato che nella vicenda non sono stati coinvolti i bambini e che effettivamente le riprese riguardano solo le insegnanti.

Sta di fatto che il sindaco non si presenta a scuola sabato 20 e non ha presieduto nemmeno alla seduta comunale per approvare il bilancio di ieri, mercoledì 23, prendendosi un periodo di malattia per problemi personali. A sostituirlo la vice-sindaca Claudia Vanoncini: «Non so cosa sia accaduto. Lo conosco come una persona onesta e scrupolosa, dunque mi riservo di capire di più. Noi stiamo andando avanti a lavorare». Dall'altra parte l’opposizione ha approvato comunque il bilancio, ma si riserva, qualora i fatti venissero accertati, di chiedere le dimissioni di Dionisi, data la gravità dell'atto compiuto.

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