Frana sopra Tavernola, isolata Parzanica: in ginocchio un agriturismo e due allevamenti di cani
Alle limitazioni anti-Covid si aggiungono i disagi creati dal blocco delle vie di comunicazione. Nel giro di una settimana finiranno anche le scorte di mangime e fieno per nutrire gli animali
Parzanica è isolata dal resto della provincia da ormai 10 giorni, a causa del milione e mezzo di metri cubi di roccia che sta facendo tremare il monte sopra Tavernola Bergamasca e che sta scivolando a valle rendendo inagibili tutte le vie di comunicazione.
Una condizione di disagio per gli abitanti della zona, che ha avuto come effetto collaterale quello di acuire ulteriormente la crisi di alcune attività già penalizzate dalle limitazioni anti-Covid, tra cui l’agriturismo La Freschera. «Stavamo già attraversando un momento difficile a causa delle continue chiusure – spiegano la titolare Alessandra Bettoni e la sorella Tania - la frana proprio non ci voleva. Parzanica è un paese di 350 abitanti, per noi è di vitale importanza poter lavorare con ospiti che vengono da fuori».
Inoltre, come evidenziato anche da Coldiretti Bergamo, il pericolo rappresentato dalla frana non consente neanche di poter proseguire con l’asporto, soluzione che consentiva di realizzare un minimo di reddito. «Per il momento l’unica strada per arrivare al nostro agriturismo è una mulattiera, che però è difficilmente percorribile con le macchine – aggiunge Alessandra –. Nell’ultimo weekend ancora in zona gialla, nel quale avremmo potuto lavorare, abbiamo dovuto rifiutare le prenotazioni. Presto avremo anche il problema di come nutrire i nostri animali. Abbiamo scorte di mangime e di fieno solo per una settimana, poi dovremo trovare una soluzione per dare da mangiare alle nostre pecore, ai cavalli e agli asini».
Senza una via di comunicazione adeguata, per l’agriturismo La Freschera sfuma anche la possibilità di poter contare sui turisti che trascorrono la villeggiatura a Parzanica nelle seconde case. «Stiamo cercando di conservare un atteggiamento positivo – conclude la titolare – ma non è sempre facile. Abbiamo investito tanto sul nostro agriturismo ed eravamo soddisfatte dei risultati ottenuti. Il Covid e la frana ci stanno mettendo in ginocchio. Non possiamo continuare per molto tempo ad avere solo spese e nessun ricavo».
L’isolamento forzato sta creando grosse difficoltà anche gli allevamenti di cani di Maria Cristina Lopinto e di Manuela Bellini, sia perché non sono raggiungibili dai potenziali clienti, sia perché, anche loro, hanno problemi a farsi consegnare il cibo per i cani.
Molte aziende agricole con sede a Vigolo e Tavernola Bergamasca, poi, non riescono a raggiungere i loro terreni situati a Parzanica. «Ci auguriamo che si trovi al più presto una soluzione – sottolinea Alberto Brivio, presidente di Coldiretti Bergamo – anche se le difficoltà sono numerose. Siamo in stretto contatto con le autorità e stiamo monitorando le esigenze dei nostri associati, con la speranza che si arrivi al più presto a mettere in sicurezza l’area e a ripristinare le vie di collegamento. Purtroppo la fragilità del nostro territorio è sempre più evidente ed è un’emergenza che non può essere ulteriormente procrastinata».