l'allarme

Frana sopra Tavernola, geologi al lavoro per consegnare domani i modelli sugli scenari di rischio

Il fronte franoso continua a spostarsi ma, dopo l’accelerazione registrata all’inizio della scorsa settimana, ora la velocità di movimento pare essersi ridotta e procedere in modo costante

Frana sopra Tavernola, geologi al lavoro per consegnare domani i modelli sugli scenari di rischio
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Una prima stima dei livelli di allarme si avrà domani, giovedì 4 febbraio, quando saranno pronti i modelli dei geologi che in queste ore stanno monitorando l’evoluzione della frana in movimento nell’area dell’ex miniera Ognoli sopra Tavernola Bergamasca.

Come riportato dai colleghi di PrimaBrescia, il fronte franoso continua a spostarsi ma, sulla base degli ultimi dati, dopo l’accelerazione registrata all’inizio della scorsa settimana ora la velocità di movimento pare essersi ridotta e procedere in modo costante. Un dato che fa tirare un leggero sospiro di sollievo, per il momento, e che fa guadagnare ulteriore tempo per elaborare gli scenari di rischio e ultimare l’adeguamento dei piani di emergenza ed evacuazione, nel caso si dovesse verificare lo scenario peggiore.

La frana, nella migliore delle ipotesi, potrebbe trovare un “incastro” e stabilizzarsi, tornando a muoversi millimetricamente e a velocità costante, come fatto finora, per altri anni. Al momento l’allerta a Tavernola e nei comuni limitrofi è gialla, ma se i radar dovessero rilevare una nuova accelerazione, si passerebbe a una fase di preallarme, cui farebbe seguito nel caso di un ulteriore peggioramento la fase rossa di evacuazione.

Nel caso in cui il materiale roccioso si staccasse dal monte Saresano gli scenari possibili sarebbero due: la frana potrebbe fermarsi nelle piazzole sull’impianto del Cementificio, senza raggiungere. Oppure (ed è questo lo scenario peggiore) se si spostasse insieme e raggiungesse il lago causerebbe un’onda anomala che investirebbe Montisola.

Nel frattempo l’ordinanza di evacuazione delle abitazioni in località Squadre, a Vigolo, è stata revocata, mentre il cementificio continua a restare chiuso in via precauzionale. Così come restano chiuse al traffico sia la strada Sebina occidentale, sia la bretella di Cambianica per Parzanica, sia la strada che collega Parzanica a Vigolo. Per non lasciare completamente isolato il paese di Parzanica, però, proseguono i lavori per rendere percorribile la vecchia strada rurale del Col de Ru.

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