La strategia

La società sta riflettendo: per il futuro, tra i pali, un grande acquisto o un giovane?

Per l'amministratore delegato Luca Percassi e gli uomini mercato l'eventuale scelta di un nuovo numero uno è abbastanza complicata. Perché ora l'Atalanta non può più riflettere come in passato

La società sta riflettendo: per il futuro, tra i pali, un grande acquisto o un giovane?
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di Fabio Gennari

Il tema del portiere è caldissimo in casa Atalanta. Di Sportiello e Gollini abbiano già parlato, ma provando a buttare lo sguardo sul futuro (senza dimenticare il passato) ci sono diversi esempi di diversi esempi di ragazzi del vivaio diventati poi titolari in prima squadra. Dove ora c'è Sportiello prima c'era Consigli, prima ancora l'Atalanta aveva avuto Pellizzoli, senza dimenticare Agazzi, che non ha mai esordito nell'Atalanta dei grandi ma ha giocato in altre squadre della nostra Serie A.

La grande differenza tra la realtà di oggi e quella del passato, però, è il contesto che vede l'Atalanta protagonista ai massimi livelli in Italia e in Europa. Giocare per la salvezza non è la stessa cosa che misurarsi contro il Real Madrid. Oggi la Dea scende in campo in Champions League e il campionato vede i nerazzurri in corsa per una nuova qualificazione alla prossima edizione del torneo più importante d'Europa, che sarebbe davvero clamorosa.

Marco Carnesecchi con la Primavera (foto atalanta.it)

In attesa di vedere se Sportiello e Gollini riprenderanno a giocare come nei loro momenti migliori, lo sguardo al futuro porta al nome di Marco Carnesecchi. Classe 2000, arrivato da qualche anno a Bergamo e protagonista in Primavera, il ragazzo ha giocato a Trapani e ora sta difendendo i pali della Cremonese. Viene considerato un ottimo elemento, è titolare della Under 21 e il suo futuro sembra roseo. Proporre uno come lui nella prossima stagione è però rischioso: se giochi in Champions è un conto, se disputi l'Europa League un altro. Solo a fine anno sapremo.

Di contro, se invece la scelta sarà sul mercato con un nuovo acquisto, il tema si ripropone: un estremo difensore da Champions League richiede un investimento importante, tra l'altro in un ruolo dove l'Atalanta non ne ha mai fatti. Se e come cambierà la situazione lo capiremo presto, ma di sicuro, tra tutti i reparti della squadra orobica, è questo quello che presenta le maggiori incertezze analizzando il rendimento della stagione. A maggior ragione ora che la fase difensiva è notevolmente cresciuta.

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