Dopo Pasqua riapriranno le scuole fino alla prima media anche nelle zone rosse
Il Presidente del Consiglio: «La situazione resta critica. Evidenze scientifiche mostrano come la scuola, fino alla prima media, di per sé non sia fonte di contagio, se non in forma limitata»
I bambini iscritti fino alla prima media potranno tornare in classe anche nelle zone rosse dopo le mini-vacanze di Pasqua. Una notizia attesa da decine di famiglie, annunciata dal Presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso di una conferenza stampa tenutasi oggi (26 marzo) e indetta a Palazzo Chigi per fare il punto sulle prossime misure anti-Covid e sulle decisioni prese dalla Cabina di regia.
«Si conferma la decisione di riaprire fino alla prima media - ha detto il premier Draghi -. Le decisioni prese con l’ultimo decreto della cabina di regia hanno portato a una diminuzione nel tasso di crescita dei contagi. La situazione resta critica e preoccupante. Però la volontà complessiva è che se ci fosse stato margine di azione l’avremmo utilizzato per la scuola. Nel frattempo evidenze scientifiche mostrano come la scuola, fino alla prima media, di per sé non sia fonte di contagio, se non in forma limitata».
Motore della diffusione del virus sarebbe invece tutta la filiera dei servizi connessi alla scuola, in primis i trasporti o le attività para scolastiche. «Più si alza l’età più queste età aumentano», ha specificato Mario Draghi. Per questa ragione, al momento, non sono previste ulteriori riaperture bensì la riconferma delle restrizioni attuali.
Riaperture non subordinate a test a tappeto
La decisione di subordinare la riapertura all’esecuzione di tamponi a tappeto sugli studenti è stata in parte smentita da Draghi. «In alcuni casi sarà possibile effettuare dei test. Parlare di azione estensiva e globale mi sembra un’esagerazione».
L’idea su cui si sta lavorando è di avvalersi di tamponi rapidi, eseguiti il primo giorno e poi ripetuti ogni settimana, prima dell’ingresso. In caso di positività si procederà con un test molecolare a tutta la classe così da intercettare subito possibili focolai e creare delle “bolle” Covid-free nelle scuole.
Rt nazionale in calo
Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha aggiunto che «l’Istituto superiore di sanità segnala un indice pari a 1.08. La scorsa settimana era a 1.16 ed erano sei settimane che era in crescita. Stessa cosa vale per il tasso d’incidenza, che è sceso sotto i 250 nuovi casi ogni 100 mila abitanti. La situazione è delicata ma ci possiamo consentire una scelta che vuole dare un segnale rilevante a un settore strategico della nostra società».
Norma ad hoc per i sanitari no-vax
Il Presidente Draghi ha anche annunciato la volontà del Governo di intervenire su quegli operatori sanitari non vaccinati attraverso una norma ad hoc, sulla quale starebbe lavorando il Ministro della Giustizia Marta Cartabia.